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    Aree di reperimento dei materiali ornamentali storicii ricompreei nel Piano Regionale Cave della Regione Toscana approvato con delibera di Consiglio Regionale n° 47 del 21/07/2020. Le aree sono sottoposte a tre gradi di tuteca come specificato nelle norme di attuazione del Piano. Lo studio e' stato effettuato dalle Universita' di Firenze, Siena e Pisa con la collaborazione dell'ICVBC-CNR. L'intera documentazione del Piano Regionale Cave e' consultabile sul sito istituzionale della Regione Toscana all'indirizzo web https://www.regione.toscana.it/piano-regionale-cave

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    Dataset di elementi puntuali che costituiscono l'elenco degli alberi monumentali della Regione Toscana individuati secondo il D.C.R. n.8 del 12/02/2019 e successivo D:M: 757 del 19/04/2019

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    La Banca dati delle Risorse Minerarie (BD_RIMI) rappresenta uno strumento per la conoscenza delle risorse minerarie e delle aree minerarie storiche presenti sul territorio toscano. La realizzazione della banca dati RIMI ha previsto la ricerca dei documenti tecnici e storico-culturali, derivati da archivi di interesse regionale (ad esempio, la Banca Dati Geologico Mineraria, BDGM) e da pubblicazioni tecniche di settore (ad esempio, Inventario del Patrimonio Minerario e mineralogico in Toscana del Dipartimento Ambiente della Regionale Toscana, Riviste edite dalla Società Geologica Italiana); La banca dati contiene la localizzazione dei siti minerari individuandone una localizzazione spaziale puntuale significativa e collega a questi le tabelle con le principali informazioni ed una serie di schede descrittive. Oltre alla localizzazione puntuale dei siti minerari sono presenti gli strati informativi delle gallerie di alcun siti minerari e le scarpate delle miniere coltivate in superficie.

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    Nell’ambito della realizzazione del Progetto “Banca dati micropaleontologici di superficie è stata individuata e affrontata la problematica della mancanza di una adeguata strutturazione e diffusione dei dati relativi ai campioni micropaleontologici raccolti in passato durante le varie fasi di rilevamento in campagna della Carta Geologica Regionale 10k. Lo studio dei campioni, infatti, fornisce una grande quantità di informazioni la cui importanza è rilevante per la realizzazione di una carta geologica. In particolare, le analisi micropaleontologiche e i dati di carattere biostratigrafico e del paleoambiente deposizionale contenute nella BD_micro possono essere utilizzate nel contesto delle altre banche dati di riferimento regionali attualmente attive presso il SITA con lo scopo di effettuare precisazioni nonché individuare eventuali anomalie o incongruenze dei dati presenti. La BD_micro è consistente geometricamente rispetto ad altre di comune interesse in particolare a quella del DB Geologico ma anche ai Bacini idrografici, limiti amministrativi, ecc.

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    Zone di Protezione della Regione Toscana art. 14 Legge regionale 12 gennaio 1994, n. 3 Recepimento della Legge 11 febbraio 1992, n.157 "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio"

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    Queste zone sono individuate ai sensi dell'articolo Art. 53comma1 DPGR 48/R/2017 che specifica che nel piano faunistico venatorio regionale sono individuate le zone in cui sono collocabili gli appostamenti fissi o gli appostamenti complementari di cui all’articolo 56. Il piano faunistico venatorio regionale puo' altresi' prevedere per particolari territori limitazioni nel numero e nella tipologia degli appostamenti fissi autorizzabili. Il presente dataset Individua le aree dove NON sono collocabili i nuovi appostamenti e di conseguenza individua le aree dove sono collocabili come indicato dalla normativa.

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    Ricognizione, nel Piano di Indirizzo Territoriale con valenza di Piano Paesaggistico (PIT-PPR) della Regione Toscana, degli immobili ed aree di notevole interesse pubblico di cui all’art.136 del D.Lgs 42/2004 (Codice). Il Piano Paesaggistico, in attuazione dell’art. 143, comma 1, lettera b) del Codice comprende la ricognizione degli immobili e delle aree dichiarati di notevole interesse pubblico, la loro delimitazione e rappresentazione cartografica. I vincoli di cui all'art.136 del D.lgs 42/2004 sono stati successivamente recepiti dal PIT-PPR della Regione Toscana con Deliberazione Consiglio Regionale n. 37/2015.

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    Ricognizione, nel Piano di Indirizzo Territoriale con valenza di Piano Paesaggistico (PIT-PPR) della Regione Toscana, degli immobili ed aree di notevole interesse pubblico di cui all’art.136 del D.Lgs 42/2004 (Codice). Il Piano Paesaggistico, in attuazione dell’art. 143, comma 1, lettera b) del Codice comprende la ricognizione degli immobili e delle aree dichiarati di notevole interesse pubblico, la loro delimitazione e rappresentazione cartografica.

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    Il presente progetto Qgis riunisce i quattro progetti realizzati per la redazione delle carte delle quattro invarianti di supporto al quadro conoscitivo delle quattro invarianti individuate nell’ambito delle attivita' di revisione della disciplina paesaggistica del PIT della Regione Toscana. I progetti originari sono stati concepiti in funzione della successiva realizzazione di altrettante carte in formato raster. Il presente progetto riunisce e in parte semplifica i progetti originari eliminando le duplicazioni di dati a comune, ecc. I set di dati utilizzati nel progetto, in formato shape, non vengono documentati singolarmente in quanto funzionali alla realizzazione di carte raster ciascuna delle quali si autoesplica tramite legenda propria e specifico metadato, a cui peraltro si rimanda per ulteriori informazioni (vedi Download risorse: http://bit.ly/1GBJkjL). Va ricordato che i risultati di eventuali elaborazioni vettoriali, in ambiente gis, dei dati del progetto, vanno utilizzati alle scale originali delle carte raster da essi derivate (1:50.000 e 1:250.000).Il progetto si compone dei seguenti strati tematici:Quadro d’unione 50K – Quadro d’unione dei fogli della Carta d’Italia 1:50.000 dell’IGM sulla base del quale sono stati ripartiti i fogli delle carte delle invarianti I, II, III. Ambiti comunali – Limiti comunali Ambiti di paesaggio – Limiti degli Ambiti di paesaggio individuati dal Piano paesaggistico regionaleInvariante I - Carta dei sistemi morfogenetici - Cartografia in scala 1:50.000, estesa all’intero territorio della Regione Toscana, finalizzata alla rappresentazione dei caratteri morfogenetici del territorio toscano, ovvero degli elementi obiettivamente riconoscibili della struttura fisica del paesaggio, definiti da una combinazione dei fattori che presiedono allo sviluppo delle forme del rilievo quali i fattori strutturali, temporali e geologici. Invariante II – Carta della rete ecologica - Cartografia in scala 1:50.000, estesa all’intero territorio della regione Toscana, finalizzata alla evidenziazione degli elementi strutturali e funzionali della rete ecologica regionale. La carta e' concepita per rappresentare il livello di frammentazione ecologica alla scala regionale, i nuclei sorgente di biodiversita' sia per gli ecosistemi forestali che per quelli agricoli e pastorali, la matrice di connettivita' nonche' gli elementi critici per la funzionalita' della rete. Invariante III – Carta del territorio urbanizzato - Cartografia in scala 1:50.000, estesa all’intero territorio della regione Toscana. L’associazione degli attributi riferiti alla periodizzazione edilizia permette una serie di elaborazioni volte alla esclusiva rappresentazione della crescita degli insediamenti o della rappresentazione dell’edificato ad una data soglia temporaleInvariante IV – Carta dei morfotipi rurali - Cartografia in scala 1:250.000, estesa all’intero territorio della regione Toscana. La carta mira a fornire una rappresentazione in forma di areali dei tipi di paesaggio rurale presenti nella regione, intesi come forme riconoscibili derivanti dall'incrocio di diversi fattori quali quelli geomorfologici, insediativi, naturalistici, colturali.

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    USO E COPERTURA DEL SUOLO con metodologia per punti di campionamento. Il dataset, esteso a tutto il territorio regionale, riguarda le classi del solo Livello 1, 'Territori modellati artificialmente' della legenda Corine Land Cover. Il metodo di stima della estensione delle classi di uso del suolo avviene sulla base di punti di campionamento distribuiti secondo un preciso schema probabilistico. Lo schema di campionamento adottato in questa specifica prevede di suddividere il territorio della regionale in quadrati di 200 m di lato per una superficie unitaria pari a 40.000 mq. All'interno di ciascun quadrato e' stato selezionato casualmente un punto di sondaggio secondo lo schema di campionamento sistematico non allineato. Come riferimento per i criteri di classificazione, ciascun punto si trova al centro di un cerchio di area pari a 5.000 mq (raggio 38,89 m), di ausilio al riferimento areale che pero' non e' preso come limite per la fotointerpretazione. L'uso del suolo da assegnare al punto non e' infatti, quello prevalente nel cerchio di 5.000 mq, bensi' quello del poligono ideale omogeneo per uso del suolo in cui ricade il punto e questo poligono ideale puo' occupare una porzione ristretta del cerchio estendendosi per il resto fuori della circonferenza di riferimento. Gli anni di copertura del suolo puntuale con tale metodologia su tutto il territorio regionale sono: 1954, 1978, 1988, 1996, 2007. Il dataset e' stato realizzato per conto di Regione Toscana dal Consorzio LaMMA (http://www.lamma.rete.toscana.it). Per ulteriori informazioni sul dataset si puo' fare riferimento al documento: https://webs.rete.toscana.it/lso/c/document_library/get_file?p_l_id=53578&folderId=57708&name=DLFE-11253.pdf