politica ambientale
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La legge regionale 49/1995 "Norme sui parchi, le riserve naturali e le aree naturali protette di interesse locale" ha previsto le Aree Naturali Protette di Interesse Locale (A.N.P.I.L.) quale particolare tipologia di area protetta "inserita in ambiti territoriali intensamente antropizzati, che necessitano di azioni di conservazione, restauro o ricostituzione delle originarie caratteristiche ambientali e che possono essere oggetto di progetti di sviluppo ecocompatibile". L'art. 6, comma 3, della l.r. 49/95, oggi abrogata, prevedeva che le funzioni relative alla gestione delle aree naturali di interesse locale erano esercitate dai Comuni singoli od associati o dalle Comunità montane; tali enti provvedevano quindi alla adozione degli atti di propria competenza finalizzati alla istituzione delle ANPIL, all' individuazione dei perimetri nonchè alla eventuale eventuale regolamentazione delle attività; tutta la documentazione prodotta (atti adottati e cartografie di perimetrazione delle aree) veniva trasmessa al settore regionale competente per gli adempimenti di propria competenza. La legge regionale 19 marzo 2015, n. 30 "Norme per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico-ambientale regionale....." ha abrogato la l.r. 49/1995 ed ha mantenuto le sole tipologie di aree protette previste dalla normativa nazionale (parchi e riserve), prevedendo che le ANPIL siano sottoposte a verifica per rientrare, eventualmente, nelle categorie di aree protette previste dalla legge stessa.
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Valichi montani art. 32 Legge regionale 12 gennaio 1994, n. 3 Recepimento della Legge 11 febbraio 1992, n.157 "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio"
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Ambiti del territorio regionale di interesse naturalistico e ambientale classificati ai sensi della Legge Regionale 56/2000 abrogata e sostituita dalla Legge Regionale 30/2015 (http://www.regione.toscana.it/documents/13817346/0/LR+30_2015_v1_2016.pdf/114adb71-37d5-4d4b-8331-70b0a47817c6), in attuazione della Direttiva 92/43/CEE "Habitat" (http://www.regione.toscana.it/documents/10180/667642/direttivacee_Habitat.pdf/65da1702-1fe9-402d-b169-8a72d3bf248b) e in attuazione della Direttiva 79/409/CEE "Uccelli", abrogata e sostituita dalla Direttiva 2009/147/CE. http://www.regione.toscana.it/documents/10180/392141/2c294f5d57170614f949fd885cb69195_direttivaceeuccelli.pdf/240a9390-83f3-4555-89b8-7ca75ab28ed5. Le ZSC -ZPS vanno a costituire la Rete Natura 2000, che rappresenta lo strumento a livello europeo attraverso il quale preservare le specie di flora e fauna, minacciate o in pericolo di estinzione, e gli ambienti naturali che le ospitano. Per ulteriori informazioni vedi anche https://www.regione.toscana.it/-/rete-natura-2000-in-toscana-2."
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Forma naturale del territorio, di superficie o sotterranea, costituita da particolari emergenze geologiche, geomorfologiche e pedologiche, che presenta un rilevante valore ambientale, scientifico e didattico, la cui conservazione è strategica nell’ambito del territorio regionale di cui all'articolo 11 della L.R. n. 56/2000 come individuati all'allegato A della Delibera C.R.n. 26/2014. Questa legge e' stata poi sostituita dalla legge piu' recente L.R. 30/2015.
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Database della rete dei porti e degli approdi turistici della Toscana.Un consolidato sistema di insediamenti e infrastrutture portuali a prevalente vocazione mercantile presidia il territorio marittimo della regione. La rete diffusa della portualità turistica toscana, distribuita lungo 578 km. di costa, garantisce viceversa la funzione di accoglienza del turismo nautico (dalla nautica sociale ricreativa al diportismo di alta gamma), che insieme alle attività della filiera produttiva del diporto (cantieristica specializzata, manutenzione e refitting, servizi di assistenza) costituisce la parte più rilevante dell' “economia del mare” della Toscana. Secondo le disposizioni di cui all’ Art. 85, comma 1, della LR n. 65/2014 la rete dei porti e degli approdi turistici toscani costituisce “infrastruttura unitaria di interesse regionale”.
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"Ambiti del territorio regionale di interesse naturalistico e ambientale classificati ai sensi della Legge Regionale 56/2000 abrogata e sostituita dalla Legge Regionale 30/2015 (http://www.regione.toscana.it/documents/13817346/0/LR+30_2015_v1_2016.pdf/114adb71-37d5-4d4b-8331-70b0a47817c6), in attuazione della Direttiva 79/409/CEE "Uccelli", abrogata e sostituita dalla Direttiva 2009/147/CE (http://www.regione.toscana.it/documents/10180/392141/2c294f5d57170614f949fd885cb69195_direttivaceeuccelli.pdf/240a9390-83f3-4555-89b8-7ca75ab28ed5). L'obiettivo delle ZPS è la "conservazione di tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico" che viene raggiunto sia attraverso la tutela dell'avifauna sia con la protezione dei loro habitat naturali.Le ZPS vanno a costituire la Rete Natura 2000 , che rappresenta lo strumento a livello europeo attraverso il quale preservare le specie di flora e fauna, minacciate o in pericolo di estinzione, e gli ambienti naturali che le ospitano. Per ulteriori informazioni vedi anche https://www.regione.toscana.it/-/rete-natura-2000-in-toscana-2".