Siti protetti
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Rete di itinerari tematici di collegamento tra le riserve naturali regionali finalizzata alla valorizzazione e promozione del sistema regionale delle aree protette e della biodiversita' a fini turistico-ambientali. Ogni itinerario, suddiviso per tappe, e' caratterizzato dalla presenza di uno o piu' tematismi di riferimento che rappresenta la vera originalita' di questo progetto e puo' essere percorsi a piedi (trekking), in Mtb (mountain bike) o in auto mettendo a sistema e in collegamento fra di loro le riserve naturali regionali. Per ogni tappa in Mtb e trekking (sia interno che esterno alle riserve regionali) sono state dettagliate le informazioni pratiche per la percorribilita' del percorso compresi livello di difficolta', i dislivelli, tempi di percorrenza nonche' le informazioni sulle emergenze naturalistiche, geologiche, storico culturali e paesaggistiche osservabili lungo il percorso.
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Zone di Protezione della Regione Toscana art. 14 Legge regionale 12 gennaio 1994, n. 3 Recepimento della Legge 11 febbraio 1992, n.157 "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio"
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Ricognizione, nel Piano di Indirizzo Territoriale con valenza di Piano Paesaggistico (PIT-PPR) della Regione Toscana, degli immobili ed aree di notevole interesse pubblico di cui all’art.136 del D.Lgs 42/2004 (Codice). Il Piano Paesaggistico, in attuazione dell’art. 143, comma 1, lettera b) del Codice comprende la ricognizione degli immobili e delle aree dichiarati di notevole interesse pubblico, la loro delimitazione e rappresentazione cartografica. (aggiornamento DCR 46/2019)
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La Regione Toscana conta sul proprio territorio 11 zone umide di importanza internazionale, riconosciute ai sensi della Convenzione di Ramsar (stipulata a Ramsar nel 1971 e ratificata dall'Italia con D.P.R. n. 488 del 13 marzo 1976 è stata uno dei primi accordi internazionali volti alla preservazione della vita selvatica e precisamente di un genere di ecosistemi poco conosciuto e tradizionalmente non tutelato nella legislazione statale;la convenzione, ad oggi sottoscritta da più di 150 paesi e con oltre 900 Zone Umide individuate nel mondo, rappresenta ancora l'unico trattato internazionale moderno per la tutela delle Zone Umide.) L'iter di riconoscimento di 7 aree toscane ha previsto una Delibera di Giunta Regionale n. 231 del 15 marzo 2004 (http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/DettaglioAttiG.xml?codprat=2004DG00000000336), in cui sono state proposte come zone umide Ramsar e una Delibera di Giunta Regionale n. 739 del 9 settembre 2013 in cui la Regione Toscana ha espresso parere favorevole in merito agli schemi di decreto ministeriale per rendere definitivo il riconoscimento quali zone umide di importanza internazionale delle aree proposte ( http://www301.regione.toscana.it/bancadati/atti/DettaglioAttiG.xml?codprat=2013DG00000000965). Le zone Ramsar sono riconosciute di importanza internazionale non solo ai fini della regimazione delle acque ma soprattutto come habitat di flora e fauna caratteristiche, ed in particolare degli uccelli acquatici ritenuti una risorsa internazionale in virtù delle loro migrazioni transfrontaliere.Le aree "Padule della Trappola - Foce dell'Ombrone" e" Lago e palude di Massaciuccoli " nel corso del 2017 sono state definitivamente designate quali Zone Ramsar dal Segretariato Generale della Convenzione Ramsar, includendole rispettivamente con il n. 2284 e n.2311 nella lista delle zone umide di importanza internazionale ai sensi dell' art.21 della Convenzione.Dai seguenti link é possibile scaricare il formulario RIS (Ramsar Information Sheet) di ciascuna di tali aree: --- Padule della Trappola - Foce dell'Ombrone https://rsis.ramsar.org/ris/2284 --- Lago e palude di Massaciuccoli https://rsis.ramsar.org/ris/2311 Per ulteriori informazioni vedi anche https://www.regione.toscana.it/-/aree-ramsar
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Ricognizione, nel Piano di Indirizzo Territoriale con valenza di Piano Paesaggistico (PIT-PPR) della Regione Toscana, degli immobili ed aree di notevole interesse pubblico di cui all’art.136 del D.Lgs 42/2004 (Codice). Il Piano Paesaggistico, in attuazione dell’art. 143, comma 1, lettera b) del Codice comprende la ricognizione degli immobili e delle aree dichiarati di notevole interesse pubblico, la loro delimitazione e rappresentazione cartografica. I vincoli di cui all'art.136 del D.lgs 42/2004 sono stati successivamente recepiti dal PIT-PPR della Regione Toscana con Deliberazione Consiglio Regionale n. 37/2015.
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Con la LR 30/2015 https://www.regione.toscana.it/documents/13817346/0/LR+30_2015_v1_2016.pdf/114adb71-37d5-4d4b-8331-70b0a47817c6 la Toscana ha definito la propria rete ecologica regionale composta dall'insieme dei siti della Rete Natura2000 ( SIC e ZPS) e di ulteriori aree tutelate chiamate Sir (siti di interesse regionale). Queste ultime aree, non comprese nella rete Natura 2000, sono state individuate dalla Regione con lo scopo di ampliare il quadro d'azione comunitario tutelando anche habitat e specie animali e vegetali non contemplati, fra quelli da tutelare previsti dalle citate direttive comunitarie. Dal giugno 2015 per tali aree, ai sensi dell'articolo116 della legge regionale 30/2015, è stata avviata dai competenti uffici regionali, una specifica ricognizione volta a verificare la loro potenziale ascrivibilità ad una delle tipologie di area protetta previste dall'attuale normativa regionale (SIC, ZPS, Riserva regionale). L' elenco dei Sir è disponibile al seguente link https://www.regione.toscana.it/documents/10180/23372254/Elenco_sir.ods/c208ea2d-ca13-33d3-f6d5-c4627ba3e89c?t=1606212385779 Per ulteriori informazioni vedi anche https://www.regione.toscana.it/-/rete-natura-2000-in-toscana-2
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Ricognizione, nel Piano di Indirizzo Territoriale con valenza di Piano Paesaggistico (PIT-PPR) della Regione Toscana, degli immobili ed aree di notevole interesse pubblico di cui all’art.136 del D.Lgs 42/2004 (Codice). Il Piano Paesaggistico, in attuazione dell’art. 143, comma 1, lettera b) del Codice comprende la ricognizione degli immobili e delle aree dichiarati di notevole interesse pubblico, la loro delimitazione e rappresentazione cartografica.
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Censimento dei beni culturali archeologici, avviato a partire dal 2004 in attuazione del Protocollo di intesa tra la Soprintendenza per i Beni e le Attività Culturali per la Regione Toscana e Regione Toscana, stipulato in data 30.04.2004. Il censimento non è da intendersi esaustivo in quanto sono archiviati i beni culturali immateriali dichiarati di interesse ai sensi dell'art. 10 comma 1 del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e ss.mm.ii, individuati tramite Decreti condivisi dal Ministero della Cultura, non comprendendo i beni ancora privi di un provvedimento esplicito di tutela, compresi i beni immobili culturali sottoposti ope legis alle disposizioni di tutela ai sensi dell’articolo 12 del Codice, che non siano stati oggetto della procedura di verifica di interesse culturale. La banca dati è tuttora in corso di verifica e validazione e pertanto è da considerarsi come strumento informativo e conoscitivo di prima istanza. L’attestazione comprovante l’esistenza del vincolo è rilasciata dalla competente Soprintendenza.
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Dataset di elementi puntuali che costituiscono l'elenco degli alberi monumentali della Regione Toscana individuati secondo il D.C.R. n.8 del 12/02/2019 e successivo D:M: 757 del 19/04/2019
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Appostamenti fissi alla migratoria della Regione Toscana Legge regionale 12 gennaio 1994, n. 3 Recepimento della Legge 11 febbraio 1992, n.157 "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio"