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    Nell’ambito della realizzazione del Progetto “Banca dati micropaleontologici di superficie è stata individuata e affrontata la problematica della mancanza di una adeguata strutturazione e diffusione dei dati relativi ai campioni micropaleontologici raccolti in passato durante le varie fasi di rilevamento in campagna della Carta Geologica Regionale 10k. Lo studio dei campioni, infatti, fornisce una grande quantità di informazioni la cui importanza è rilevante per la realizzazione di una carta geologica. In particolare, le analisi micropaleontologiche e i dati di carattere biostratigrafico e del paleoambiente deposizionale contenute nella BD_micro possono essere utilizzate nel contesto delle altre banche dati di riferimento regionali attualmente attive presso il SITA con lo scopo di effettuare precisazioni nonché individuare eventuali anomalie o incongruenze dei dati presenti. La BD_micro è consistente geometricamente rispetto ad altre di comune interesse in particolare a quella del DB Geologico ma anche ai Bacini idrografici, limiti amministrativi, ecc.

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    Dal 2002 al 2006 la Regione Toscana ha realizzato la copertura completa del territorio regionale attraverso la Carta Geologica Regionale in scala 1:10.000. Da tale cartografia, a seguito di un processo di verifica e raccordo geometrico ed informativo, condotto nel periodo 2009-2011 dal Centro di GeoTecnologie (CGT) dell'Università degli Studi di Siena, e' stata curata la realizzazione del Continuum Geologico della Regione Toscana. I livelli informativi del Continuum sono stati in seguito acquisiti all’interno del DB Geologico (novembre 2014) subendo modifiche ed integrazioni e recependo le preesistenti banca dati geomorfologica per le province di AR,MS,LU,PT e “Banca Dati Frane” per tutto il territorio regionale. Considerato i diversi tempi e modalità di aggiornamento degli strati informativi che riferiscono al substrato geologico, rispetto agli strati che riferiscono agli elementi geomorfologici, in occasione dell'aggiornamento del DB Geologico di Novembre 2018 è stato deciso di suddividerlo in DB Geologico e DB Geomorfologico. Il DB_Geologico risulta quindi composto dai 9 strati informativi seguenti: dbcg_affioramentoareale, dbcg_affioramentopuntuale, dbcg_altrarisorsa, dbcg_cavaminiera puntuale, dbcg_limite geologico, dbcg_loc_int_geopaleonto, dbcg_osservazioni_geologiche, dbcg_processo geologicoparticolare, dbcg_risorsaidrica, dbcg_sezioneprospezionel, dbcg_sezioneprospezionep, dbcg_strutturaplicativa, dbcg_ulfareale, dbcg_ulflineare, ulfareale100K.

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    Il Catalogo rappresenta il lavoro di informatizzazione della cartografia storica geologica a scala 1:25.000 e 1:100.000, per la cartografia a scala 1:100.000 è stata realizzata la vettorializzazione dei Fogli raster. Gli archivi contengono: 1 - Immagini raster (formato ecw) di tavolette geologiche originali a scala 1:25.000 conservate presso l'Ufficio Documentazione del Dipartimento per i Servizi Tecnici Nazionali. Le tavolette originali sono state usate per redigere la cartografia geologica ufficiale alla scala 1:100.000, talvolta anche alla scala 1:50.000 e la loro diffusione oltre ad avere una utilizzazione tecnica nelle aree carenti di informazione, persegue l'obiettivo di un recupero storico, culturale e scientifico. 2 - Immagini raster dei Fogli geologici a scala 1:100.000 georeferenziati (formato ecw). 3 - Vettoriali dei Fogli a scala 1:100.000 (formato e00, poligoni e linee), i vettoriali dei Fogli ricadenti nel bacino dell'Arno sono stati realizzati a cura dell'Autorità di Bacino. Quando possibile le legende originali sono disponibili per il download insieme alla tavoletta, comunque per comprendere le denominazioni delle unità cartografate, gli utenti possono anche avvalersi della legenda del Foglio 1:100.000.

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    Il progetto Carta Geologica Regionale a scala 1:10.000 è stato il più importante investimento della Regione Toscana nell'ambito dello sviluppo delle conoscenze geologiche del territorio regionale. Il progetto si è sviluppato attraverso nuovi rilevamenti di campagna per circa il 70% del territorio regionale e attraverso il recupero e l'elaborazione di rilevamenti alla scala 1:10.000 del progetto CARG nazionale per il restante 30% e si è protratto dal 2002 al 2007 coinvolgendo le tre Università toscane e il CNR- IGG di Pisa. La disponibilità delle carte tecniche regionali a scala 1:10.000 ha consentito nel 2013 di realizzare il Continuum Geologico dove sono state corrette le incongruenze presenti nelle aree di contatto tra i diversi Enti che avevano realizzato la carta geologica10k. Queste differenze dovute ad alcune differenti interpretazioni della geologia regionale da parte degli Enti realizzatori si sono mantenute nei rilevamenti originali nella Carta Geologica Regionale 1:10.000, mantenendo alcune informazioni che inevitabilmente sono state modificate durante la realizzazione del Continuum Geologico. Gli elaborati della carta geologica 10k raster e vettoriali, contenuti negli archivi zip, sono stati aggiornati e "normalizzati" per quanto riguarda i formati e le denominazioni dei file e sono stati georeferenziati i layout estratti da banca dati.

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    La banca dati litotecnica consiste in una rappresentazione spaziale delle proprietà litotecniche delle "Formazioni geologiche" del substrato suddividendole in terre, ammassi rocciosi deboli e lapidei. Sono utilizzate come informazioni di base la legenda e le geometrie del DB Geologico della Regione Toscana le quali vengono integrate attraverso l'acquisizione in campagna ed in laboratorio di dati inediti sulle proprietà geologico-tecniche delle "Formazioni geologiche".

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    Cartografia raster in scala 1:50.000, estesa all’intero territorio della Regione Toscana, concepita come tematismo di supporto al quadro conoscitivo della I invariante e alle analisi riguardanti tematiche paesaggistiche nell’ambito delle attivita' di revisione della disciplina paesaggistica del PIT della Regione Toscana. Le informazioni contenute consentono una lettura del territorio secondo le principali caratteristiche geomorfologiche del paesaggio toscano. La carta e' stata costruita mettendo in risalto l'espressivita' visiva della morfologia e dei sistemi morfogenetici e completando la lettura del territorio con elementi invarianti e di chiaro valore paesaggistico quali i geositi, le sorgenti e le forme carsiche. La carta e' il risultato dell’elaborazione integrata di informazioni disponibili nel sistema informativo geografico regionale e di dati provenienti da banche dati pubbliche. E’ finalizzata alla rappresentazione dei caratteri morfogenetici del territorio toscano, ovvero degli elementi obiettivamente riconoscibili della struttura fisica del paesaggio, definiti da una combinazione dei fattori che presiedono allo sviluppo delle forme del rilievo (fattori strutturali, temporali e geologici). Il processo di costruzione della Carta e' stato strutturato affinche' essa possa essere aggiornata modificando gli elementi che la compongono.

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    La Banca dati delle Risorse Minerarie (BD_RIMI) rappresenta uno strumento per la conoscenza delle risorse minerarie e delle aree minerarie storiche presenti sul territorio toscano. La realizzazione della banca dati RIMI ha previsto la ricerca dei documenti tecnici e storico-culturali, derivati da archivi di interesse regionale (ad esempio, la Banca Dati Geologico Mineraria, BDGM) e da pubblicazioni tecniche di settore (ad esempio, Inventario del Patrimonio Minerario e mineralogico in Toscana del Dipartimento Ambiente della Regionale Toscana, Riviste edite dalla Società Geologica Italiana); La banca dati contiene la localizzazione dei siti minerari individuandone una localizzazione spaziale puntuale significativa e collega a questi le tabelle con le principali informazioni ed una serie di schede descrittive. Oltre alla localizzazione puntuale dei siti minerari sono presenti gli strati informativi delle gallerie di alcun siti minerari e le scarpate delle miniere coltivate in superficie.

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    La Banca Dati Indagini Geotematiche è un archivio digitale geografico costituito principalmente da documenti riguardanti indagini geologico-tecniche. La BDIG ingloba 285 progetti cosiddetti “sorgente” rappresentanti gli strumenti di sintesi delle indagini geologico-tecniche eseguite nell'ambito di differenti attività di pianificazione ed interventi sul territorio; la maggioranza dei progetti sorgenti è rappresentata dai Piani Strutturali ma sono presenti anche la documentazione dell'Archivio geominerario ex-Rimin, le indagini relative all'esplorazione petrolifera del progetto ViDEPI e le indagini del progetto VEL (valutazione effetti locali) della Regione Toscana. Gli elaborati in formato raster sono resi disponibili per il download attraverso il servizio relativo al DB_Geologico della Regione Toscana. I livelli informativi presenti sono i seguenti: Indagini geotematiche puntuali (WMS), Indagini geotematiche lineari (WMS), I documenti e le cartografie sono delle seguenti tipologie: sondaggi geognostici, saggi geognostici, pozzi, prove di pompaggio, prove dilatometriche, prove penetrometriche SPT, prove penetrometriche statiche, prove penetrometriche dinamiche, prove penetrometriche statiche/dinamiche, prove pressiometriche, prove di laboratorio, georadar, indagini geofisiche in foro, sorgenti, pozzi geotermici, sorgenti geotermiche, pozzi di esplorazione petrolifera, profili sismici, sondaggi elettrici verticali, carte geologiche, carte geomorfologiche, carte di integrazione, carte dei dati di base, carte idrogeologiche, carte litotecniche, carte vulnerabilità acquiferi.

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    L'entità degli effetti distruttivi legati alle frane e la conoscenza sulla distribuzione dei fenomeni franosi in Toscana, nota dall'inventario frane del DB Geomorfologico, indicano che la suscettibilità da frana nel territorio toscano è in genere elevata per cause essenzialmente litologiche, morfologiche e meteo-climatiche. Gli eventi meteorologici intensi degli ultimi decenni hanno inoltre messo in evidenza che le frane localizzate nei depositi superficiali di versante (DS), ovvero i terreni al di sopra del "substrato", rappresentano una fonte di pericolo particolarmente elevato e spazialmente diffuso. Al fine di caratterizzare meglio il fenomeno è stata realizzata per il territorio Garfagnana e per parte della Lunigiana una banca dati contenente le caratteristiche geologico-tecniche dei DS per rendere più affidabile la valutazione predittiva quantitativa della suscettibilità da frane superficiali. Il progetto descritto è stato rivolto quindi a migliorare progressivamente l'accuratezza delle stime di suscettibilità da frane superficiali tramite il raggiungimento dei seguenti obiettivi: a) Caratterizzazione geologico-tecnica dei DS. b) Valutazione della suscettibilità da frane superficiali in specifici subset delle aree dei DS rilevati e caratterizzati.

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    Cartografia vettoriale puntuale relativa alle doline con dimensione minima inferiore ai 20 metri, e centroidi relativi alla cartografia vettoriale poligonale relativa alle doline con dimensione minima superiore o uguale a 20 metri.