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In seguito alla DGRT n. 225/2003 della Regione Toscana sono stati istituiti formalmente 45 CISS, denominati Corpi Idrici Significativi Sotterranei, allo scopo di definire il livello di tutela da garantire e le eventuali azioni di risanamento da mettere in atto mediante il Piano di Tutela. Dei 45 CISS individuati dalla Regione Toscana, 29 erano costituiti da acquiferi in mezzi porosi e 16 in mezzi fratturati. In base alla deliberazione del 26 ottobre 2009, n. 939 (Individuazione e caratterizzazione dei corpi idrici della Toscana) i Corpi Idrici sono stati riconsiderati applicando nuovi criteri per la determinazione degli stessi che hanno portato modifiche sia nel numero che nella denominazione essendo stati definiti 66 CIS (Corpi Idrici Sotterranei), dando per acquisito il termine ‘significativi'. A seguito della suddetta delibera è stata effettuata una revisione degli studi già eseguiti per tutti i CIS presenti nei bacini toscani per conto del Settore "Sistema Informativo Territoriale ed Ambientale" della Regione Toscana. Da fine 2017 i dati sono stati integrati ed inseriti in una nuova struttura, allo stato attuale sono disponibili i seguenti strati informativi geografici, documenti ed elaborati. Acquiferi in mezzi porosi: • Perimetrazione • Ricostruzione livelli acquiferi • Piezometrie • Relazioni Acquiferi in roccia: • Perimetrazione e struttura • Sezioni • Relazioni
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Il Catalogo rappresenta il lavoro di informatizzazione della cartografia storica geologica a scala 1:25.000 e 1:100.000, per la cartografia a scala 1:100.000 è stata realizzata la vettorializzazione dei Fogli raster. Gli archivi contengono: 1 - Immagini raster (formato ecw) di tavolette geologiche originali a scala 1:25.000 conservate presso l'Ufficio Documentazione del Dipartimento per i Servizi Tecnici Nazionali. Le tavolette originali sono state usate per redigere la cartografia geologica ufficiale alla scala 1:100.000, talvolta anche alla scala 1:50.000 e la loro diffusione oltre ad avere una utilizzazione tecnica nelle aree carenti di informazione, persegue l'obiettivo di un recupero storico, culturale e scientifico. 2 - Immagini raster dei Fogli geologici a scala 1:100.000 georeferenziati (formato ecw). 3 - Vettoriali dei Fogli a scala 1:100.000 (formato e00, poligoni e linee), i vettoriali dei Fogli ricadenti nel bacino dell'Arno sono stati realizzati a cura dell'Autorità di Bacino. Quando possibile le legende originali sono disponibili per il download insieme alla tavoletta, comunque per comprendere le denominazioni delle unità cartografate, gli utenti possono anche avvalersi della legenda del Foglio 1:100.000.
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Cartografia raster in scala 1:50.000, estesa all’intero territorio della regione Toscana, concepita come tematismo di supporto al quadro conoscitivo della II invariante e alle analisi riguardanti tematiche paesaggistiche nell’ambito delle attivita' di revisione della disciplina paesaggistica del PIT della Regione Toscana. La carta e' finalizzata alla evidenziazione degli elementi strutturali e funzionali della rete ecologica regionale. La redazione della carta e' il risultato di una sintesi e rielaborazione di numerose informazioni provenienti da fonti istituzionali e/o libere. La redazione della carta si e' basata su modelli di idoneita' ambientale dei diversi usi del suolo rispetto alle specie di Vertebrati focali (sensibili alla frammentazione) tipiche degli ecosistemi forestali o agropastorali. La carta e' concepita per rappresentare il livello di frammentazione ecologica alla scala regionale, i nuclei sorgente di biodiversita' sia per gli ecosistemi forestali che per quelli agricoli e pastorali, la matrice di connettivita' nonche' gli elementi critici per la funzionalita' della rete. Il processo di costruzione della Carta e' stato concepito affinche' essa possa essere aggiornata modificando gli elementi che la compongono, sia quelli che danno origine agli elementi strutturali, sia quelli che costituiscono gli elementi funzionali. La carta inoltre potra' essere aggiornata a seguito della messa in atto di interventi di deframmentazione del paesaggio o, al contrario, a seguito dell’insorgenza di nuovi elementi di frammentazione (es. infrastrutture stradali o ferroviarie). La carta potra' poi essere aggiornata in conformita' al programma di aggiornamento dell’uso del suolo regionale.
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Mappatura acustica areale relativa al rumore dovuto alle infrastrutture stradali principali (area_map, Lnight). Rappresentazione, attraverso poligoni, delle aree comprese tra due curve di isolivello relative al descrittore acustico Lnight (night level), di cui all'allegato 1 del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 194. L’elaborazione è stata effettuata per una fascia di 500 m rispetto all’asse stradale su ambo i lati dell’infrastruttura con i seguenti intervalli: Lnight 50-54 dB, 55-59 dB, 60-64 dB, 65-69 dB, ≥70 dB. Una piu’ approfondita relazione tecnico-descrittiva si trova all’indirizzo https://www502.regione.toscana.it/geoscopio/hotlinks/inquinamenti_fisici/mappe_acustiche/RD_IT_0026_report_2022.pdf?catIdx=2%2F0%2F2%2F1&layIdx=0&tolobbox=452470.77195006:876240.34804994:4680060:4924665.5&tolosrid=EPSG%3A25832&tolozoom=1099276.3131510108&tololayerserver=http%3A%2F%2Fwww502.regione.toscana.it%3A80%2Fwmsraster%2Fcom.rt.wms.RTmap%2Fwms%3Fmap%3Dwmssfondo%26version%3D1.3.0&tololayername=a
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Nell'ambito della Convenzione IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi Italiani) tra ISPRA e Regione Toscana è stata attivata una collaborazione tra i referenti del progetto IFFI e i funzionari dei settori preposti della regione Toscana e del Consorzio LaMMA, finalizzata all'aggiornamento delle frane del territorio toscano pubblicate sul portale IdroGeo di ISPRA, attraverso il quale viene pubblicato l'inventario dei fenomeni franosi italiani per tutto il territorio nazionale. Le attività riguardano sia l'aggiornamento dei singoli eventi franosi a seguito di segnalazioni da ISPRA o interne alla Regione Toscana, sia aggiornamenti dovuti all'acquisizione di dataset di frane derivati dagli archivi del Distretto Appennino Settentrionale o da studi specifici commissionati o acquisiti dalla Regione Toscana. Per quanto riguarda i dati pubblicati su Geoscopio della RT, l'inventario IFFI-Toscana viene pubblicato e distribuito nello strato informativo denominato Frane IFFI (FI) insieme ad altri strati informativi riguardanti le forme e i depositi superficiali presenti nel portale del DB Geomorfologico, tale strato contiene le frane, le aree a franosità diffusa e le Deformazioni Gravitative Profonde (DGPV) e segue temporalmente gli aggiornamenti pubblicati su IdroGeo.
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Nell’ambito della revisione della disciplina paesaggistica del Piano di Indirizzo Territoriale (PIT) della Regione Toscana e' stata prodotta una carta 1:50000, a copertura di tutto il territorio regionale, finalizzandola alla evidenziazione dei caratteri di identita' dei paesaggi toscani.
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Individuazione dei territori appartenenti ai Distretti rurali e biologici in Toscana, riconosciuti rispettivamente ai sensi della L.R. n. 17/2017 e L.R. n. 51/2019 e appartenenti al Registro nazionale dei Distretti del Cibo riconosciuti ai sensi della Legge 205 del 27/12/2017 (https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/14160). Denominazione: "Bio-Distretto Colline della Pia" Con decreto di riconoscimento n. 2802 del 08/02/2024 (e successivo Decreto n. 5831 del 19/03/2024) e stato intituto anche il "Bio-Distretto Colline della Pia".
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Regione Toscana si e' dotata di uno strato informativo della viabilita' conforme agli standard e alle direttive esistenti in materia a livello nazionale ed europeo. Il grafo della viabilita' e' costituito dalle seguenti entita' di base: ---Elemento stradale: entita' lineare delimitata da due giunzioni, individuato da un insieme ordinato di punti. Rappresenta in genere, l’asse di un tratto di strada a singola carreggiata. ---Giunzione stradale: rappresenta di norma un punto di intersezione degli assi di due elementi stradali. Una giunzione e' sempre un’entita' puntuale (nodo), rappresentata in termini geometrici da una coppia di coordinate. A partire dalle entita' di base sono derivate le seguenti: ---Estesa amministrativa: insieme di elementi stradali aggregati secondo criteri amministrativi, e cioe' classificazione amministrativa della strada e relativa patrimonialita'. ---Toponimo stradale: corrisponde ad una porzione della rete della mobilita', alla quale e' assegnato un certo nome da un dato Comune, nome che fa parte dello stradario comunale. Alle entita' di base sono state associate altre informazioni: ---Numero civico: serve a definire un indirizzo, e' privo di componente spaziale ed e' sempre logicamente relazionato all’accesso. Ad ogni civico corrisponde sempre un accesso esterno che puo' essere diretto o indiretto. ---Accesso: elemento puntuale che identifica sul territorio l’accesso esterno, diretto o indiretto principale o secondario ad uno specifico luogo di residenza/attivita'.
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Il dataset contiene le aree percorse dal fuoco derivate dal sistema informatico della Sala operativa antincendi boschivi. Questo dataset riguarda la statistica e la perimetrazione delle aree percorse dal fuoco e la loro classificazione per Anno, Dimensione, Tipologia (Boschivi e Non Boschivi). I dati contenuti in questo archivio sono disponibili per la sola consultazione. La competenza per il censimento in apposito catasto delle aree percorse da fuoco e per l'apposizione dei relativi vincoli, di cui all’art 76 della LR 39/00, è dei Comuni nel quadro di riferimento nazionale dato dalla legge 353/2000.L'indirizzo del portale dedicati sono https://www502.regione.toscana.it/geoscopio/incendiboschivi.html e https://www.regione.toscana.it/emergenza-e-sicurezza/speciali/aib-antincendi-boschivi. Per gli anni 2009, 2010, 2011, 2012(gen-feb),2020, 2021 e 2022 le geometrie sono areali complessive che comprendono in una sola geometria la parte boscata e non boscata. Invece da marzo 2012 a tutto il 2019 sono disponibili anche le aree (boscate e non boscate, evidenziate separatamente). Sul sito regionale in dato e' in sola consultazione pero gli enti interessati possono contattare preposto alla seguente email antincendi.boschivi@regione.toscana.it. Inoltre i dati possono essere scaricati dal sito SIGAF di ARTEA previa registrazione.
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L'articolo 32 del Reg. (UE) 1305\2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), designa le "zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici" classificandole come segue: a) zone montane b) zone soggette a vincoli naturali significativi, diverse dalle zone montane c) altre zone soggette a vincoli specifici Questa classificazione incide su tutti i procedimenti che riguardano in senso lato lo sviluppo rurale: non solo le misure di sostegno del Programma di Sviluppo Rurale ma ad esempio anche l'attribuzione del titolo di IAP (Imprenditore agricolo professionale). Le zone svantaggiate ai fini previdenziali non riguardano invece questa classificazione. a) Le zone montane sono quelle colorate di marrone e vi si trovano sia comuni interi che porzioni di territorio comunale. La nuova classificazione delle zone del tipo b) ha marginalmente inciso anche sulle zone montane, limitatamente a 4 comuni: Buti, Calci, Calenzano e Cavriglia che da misti (parzialmente montani e parzialmente svantaggiati non montani) sono passati a zone totalmente soggette a vincoli naturali significativi, diverse dalle zone montane. b) Le zone soggette a vincoli naturali significativi, diverse dalle zone montane (in verde nella carta) sono state recentemente modificate secondo le disposizioni contenute nel suddetto art. 32 del regolamento sullo sviluppo rurale; la modifica e' divenuta efficacie con la DGR 1349 del 02/11/2020 in attuazione del DM 6277 del 08/06/2020 che identifica le aree soggette a vincoli naturali significativi diverse dalle aree montane e approva i relativi elenchi. Nella nuova classificazione le zone designate sono solo comuni interi. c) Le zone soggette a vincoli specifici (in celeste nella carta), non sono state oggetto di modifica e sono rappresentate solo da comuni interi (Arcipelago - esclusa l'Isola del Giglio - e l'Argentario). L'identificazione di queste zone ha lo scopo di mettere nelle condizioni gli agricoltori delle zone montane o di altre zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, di incentivare, attraverso l'uso continuativo delle superfici agricole, la cura dello spazio naturale nonche' il mantenimento e la promozione di sistemi di produzione agricola sostenibili.