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    L'articolo 32 del Reg. (UE) 1305\2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), designa le "zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici" classificandole come segue: a) zone montane b) zone soggette a vincoli naturali significativi, diverse dalle zone montane c) altre zone soggette a vincoli specifici Questa classificazione incide su tutti i procedimenti che riguardano in senso lato lo sviluppo rurale: non solo le misure di sostegno del Programma di Sviluppo Rurale ma ad esempio anche l'attribuzione del titolo di IAP (Imprenditore agricolo professionale). Le zone svantaggiate ai fini previdenziali non riguardano invece questa classificazione. Per la delimitazione il riferimento e' alla Dir. 75/268/CEE, art. 3, comma 3 per la definizione di zone montane; Dir. 75/268/CEE, art. 3, comma 4 per le zone soggette a vincoli naturali diverse dalle zone montane; Dir. 75/268/CEE, articolo 3 comma 5 per le zone soggette a vincoli specifici. In questa zonizzazione le zone di tipo b) sono le cosiddette zone “intermedie”, soggette a limitazioni di tipo demografico o socio-economico.

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    L'articolo 32 del Reg. (UE) 1305\2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), designa le "zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici" classificandole come segue: a) zone montane b) zone soggette a vincoli naturali significativi, diverse dalle zone montane c) altre zone soggette a vincoli specifici Questa classificazione incide su tutti i procedimenti che riguardano in senso lato lo sviluppo rurale: non solo le misure di sostegno del Programma di Sviluppo Rurale ma ad esempio anche l'attribuzione del titolo di IAP (Imprenditore agricolo professionale). Le zone svantaggiate ai fini previdenziali non riguardano invece questa classificazione. a) Le zone montane sono quelle colorate di marrone e vi si trovano sia comuni interi che porzioni di territorio comunale. La nuova classificazione delle zone del tipo b) ha marginalmente inciso anche sulle zone montane, limitatamente a 4 comuni: Buti, Calci, Calenzano e Cavriglia che da misti (parzialmente montani e parzialmente svantaggiati non montani) sono passati a zone totalmente soggette a vincoli naturali significativi, diverse dalle zone montane. b) Le zone soggette a vincoli naturali significativi, diverse dalle zone montane (in verde nella carta) sono state recentemente modificate secondo le disposizioni contenute nel suddetto art. 32 del regolamento sullo sviluppo rurale; la modifica e' divenuta efficacie con la DGR 1349 del 02/11/2020 in attuazione del DM 6277 del 08/06/2020 che identifica le aree soggette a vincoli naturali significativi diverse dalle aree montane e approva i relativi elenchi. Nella nuova classificazione le zone designate sono solo comuni interi. c) Le zone soggette a vincoli specifici (in celeste nella carta), non sono state oggetto di modifica e sono rappresentate solo da comuni interi (Arcipelago - esclusa l'Isola del Giglio - e l'Argentario). L'identificazione di queste zone ha lo scopo di mettere nelle condizioni gli agricoltori delle zone montane o di altre zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, di incentivare, attraverso l'uso continuativo delle superfici agricole, la cura dello spazio naturale nonche' il mantenimento e la promozione di sistemi di produzione agricola sostenibili.

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    Ricognizione, nel Piano di Indirizzo Territoriale con valenza di Piano Paesaggistico (PIT-PPR) della Regione Toscana, degli immobili ed aree di notevole interesse pubblico di cui all’art.136 del D.Lgs 42/2004 (Codice). Il Piano Paesaggistico, in attuazione dell’art. 143, comma 1, lettera b) del Codice comprende la ricognizione degli immobili e delle aree dichiarati di notevole interesse pubblico, la loro delimitazione e rappresentazione cartografica. I vincoli di cui all'art.136 del D.lgs 42/2004 sono stati successivamente recepiti dal PIT-PPR della Regione Toscana con Deliberazione Consiglio Regionale n. 37/2015.

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    Cartografia vettoriale puntuale relativa alle doline con dimensione minima inferiore ai 20 metri, e centroidi relativi alla cartografia vettoriale poligonale relativa alle doline con dimensione minima superiore o uguale a 20 metri.

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    Cartografia vettoriale puntuale relativa alle sorgenti alimentate da acquiferi carbonatici (sorgenti carsiche) della Regione Toscana, con portata media stimata superiore a 1 l/s.

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    Cartografia vettoriale poligonale relativa alle principali forme carsiche conosciute nel territorio regionale.

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    Cartografia vettoriale poligonale relativa alla delimitazione in scala 1:10.000 delle aree carsiche della Regione Toscana.

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    Cartografia vettoriale poligonale relativa alle doline con dimensione minima superiore o uguale a 20 metri.

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    Cartografia vettoriale puntuale relativa alle principali forme carsiche conosciute nel territorio regionale.

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    Mappa dei territori eligibili al metodo LEADER del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Toscana 2014-2022, come definiti dalla Delibera di Giunta regionale n. 246 del 29.03.2016. Le aree rurali eligibili al metodo LEADER sono classificate in 3 tipologie in base alla normativa sopra citata: C1. Aree rurali intermedie in transizione (eligibili solo per alcuni Comuni) C2. Aree rurali intermedie in declino D. Aree rurali con problemi di sviluppo Per ulteriori informazioni cosultare i link https://www.regione.toscana.it/-/tipologie-di-territori-a-cui-sono-soggetti-alcuni-interventi-del-programma-di-sviluppo-rurale-2014-20 e https://www.regione.toscana.it/psr-2014-2020/leader.