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    Il Dataset e' frutto di un progetto di ricerca 'Dopo CaStoRe - Una banca dati regionale georeferenziata, dell'uso del suolo agroforestale e delle rendite catastali della Tocana dell'Ottocento', nato dalla collaborazione fra il Laboratorio di Geografia del Dipartimento di Storia dell'Universita' di Siena ed il Sistema Informativo Territoriale ed Ambientale della Regione Toscana che ha cofinanziato il progetto. Il progetto e' partito dai risultati ottenuti dal Progetto CaStoRe (Catasto Storico Regionale - http://www.regione.toscana.it/-/castore-catasti-storici-regionali ) correggendo topologicamente il dataset vettoriale dei poligoni di ritaglio dei fogli del Catasto Generale della Toscana prodotti da CaStoRe e integrandoli delle aree lacunose presenti nei dati originali, al fine di ottenere una superficie continua riferibile ai limiti amministrativi della sezione catastale di primo Ottocento. Il lavoro e' proseguito digitalizzando i dati del Prospetto della Misura e della Stima riferiti all'estensione delle sezioni catastali, che in seguito al loro controllo e correzione degli errori (nel corso del lavoro sono stati segnalati quelli verificatisi in fase di trascrizione dei manoscritti), i dati riferiti alle singole Comunita' sono stati accodati in un unico database. Il risultato e' un dataset che riporta la ripartizione ottocentesca del territorio toscano nelle seguenti macro-classi: 'superficie coltivata a viti', 'rendita del coltivato a viti', 'superficie del coltivato a olivi e viti', 'rendita del coltivato a olivi e viti', 'superficie del lavorativo nudo', 'rendita del lavorativo nudo', 'superficie a bosco', 'rendita della superficie a bosco', 'superficie a selva di castagni', 'rendita della superficie a selva di castagni', 'superficie sodo a pastura', 'rendita della superficie sodo a pastura', 'superficie prato naturale e artificiale', 'rendita della superficie prato naturale e artificiale', 'superficie prodotti diversi', 'rendita della superficie prodotti diversi', 'superficie fabbricati', 'rendita della superficie fabbricati'. Per maggiori informazioni si puo' consultare la relazione scientifica ( https://www502.regione.toscana.it/geoscopio/hotlinks/uso_suolo_storico/relazioni_tecnico_scientifiche/uso_suolo_agroforestale_ottocentesco_relazione_scientifica.pdf ) e la relazione tecnica ( https://www502.regione.toscana.it/geoscopio/hotlinks/uso_suolo_storico/relazioni_tecnico_scientifiche/uso_suolo_agroforestale_ottocentesco_relazione_tecnica.pdf ).

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    In seguito alla DGRT n. 225/2003 della Regione Toscana sono stati istituiti formalmente 45 CISS, denominati Corpi Idrici Significativi Sotterranei, allo scopo di definire il livello di tutela da garantire e le eventuali azioni di risanamento da mettere in atto mediante il Piano di Tutela. Dei 45 CISS individuati dalla Regione Toscana, 29 erano costituiti da acquiferi in mezzi porosi e 16 in mezzi fratturati. In base alla deliberazione del 26 ottobre 2009, n. 939 (Individuazione e caratterizzazione dei corpi idrici della Toscana) i Corpi Idrici sono stati riconsiderati applicando nuovi criteri per la determinazione degli stessi che hanno portato modifiche sia nel numero che nella denominazione essendo stati definiti 66 CIS (Corpi Idrici Sotterranei), dando per acquisito il termine ‘significativi'. A seguito della suddetta delibera è stata effettuata una revisione degli studi già eseguiti per tutti i CIS presenti nei bacini toscani per conto del Settore "Sistema Informativo Territoriale ed Ambientale" della Regione Toscana. Da fine 2017 i dati sono stati integrati ed inseriti in una nuova struttura, allo stato attuale sono disponibili i seguenti strati informativi geografici, documenti ed elaborati. Acquiferi in mezzi porosi: • Perimetrazione • Ricostruzione livelli acquiferi • Piezometrie • Relazioni Acquiferi in roccia: • Perimetrazione e struttura • Sezioni • Relazioni

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    Database Pedologico - Banca Dati dei suoli della Regione Toscana Contiene le informazioni di tipo geometrico e di tipo semantico dei caratteri e delle qualità dei suoli, organizzati per tipologie e per unità cartografiche, derivanti dalle attività svolte da LaMMA e dal il Centro di GeoTecnologie dell'Università di Siena, a partire dal 2006, nell’ambito della caratterizzazione pedologica di ambito regionale. La banca dati pedologica contiene informazioni sulla caratterizzazione dei suoli di un territorio. Lo studio del suolo può essere articolato in funzione di molti parametri che lo caratterizzano, come ad esempio la sua origine e classificato tenendo conto delle sue proprietà. Sulla base del riconoscimento di caratteristiche dei suoli, partendo da una analisi delle caratteristiche morfologiche e fisiografiche, della geologia, da diverse analisi operate sulla base di criteri statistici di campionamento, e naturalmente da un approfondito studio basato su fotointerpretazione, è stato possibile comporre: Banca dati dei Pedopaesaggi E’ articolata su 4 livelli di approfondimento: Le Soil Regions definite a scala europea; I Sistemi definiti a scala nazionale; I Sottosistemi definiti a scala regionale per un inquadramento alla scala di riconoscimento; Le Unità di paesaggio definite a scala regionale per un inquadramento alla scala di semidettaglio. Ciascun livello di pedopaesaggio è definito da componenti ambientali quali il clima, la litologia, la morfologia, l’uso del suolo, il tipo e l’entità dei fenomeni erosivi o di deposizione. Banca dati Pedologica La banca dati pedologica della Regione Toscana è il risultato della più importante campagna di rilevamento pedologico condotta fino ad oggi sul territorio toscano e consente di dotare il Sistema Informativo Territoriale Ambientale della Regione Toscana di uno strumento di indubbia utilità per tutti gli Enti pubblici e privati che lavorano in campo ambientale ed agroforestale. La motivazione principale che ha condotto alla realizzazione della banca dati pedologica, prima per i bacini di Arno e Ombrone e poi per i restanti bacini del territorio regionale, deriva dalla necessità di ottenere un livello di attendibilità dell'informazione pedologica più fruibile a fini applicativi rispetto alla Carta dei suoli in scala 1: 250.000 precedentemente realizzata. Era quindi necessaria la realizzazione di un maggior dettaglio geometrico e di un approfondimento delle conoscenze dei suoli in campagna, ottenuto attraverso un numero di osservazioni a terra pari al 20% circa dei rilevamenti previsti per la realizzazione di una cartografia pedologica alla scala del semidettaglio. I rilevamenti sono consistiti da profili stratigrafici di suolo, descritti, campionati ed analizzati e da trivellate o pozzetti esplorativi. In alcune aree di interesse strategico regionale, invece, il rilevamento effettuato è stato integralmente pari agli standard previsti per la scala del semidettaglio; tali aree sono quelle corrispondenti alla Bassa Valle del Serchio, all’Area compresa tra Montecatini Terme e Fucecchio e alla Piana di Firenze - Prato – Pistoia e alla Val di Chiana. Capacità di uso dei suoli Dalla banca dati pedologica è stata realizzata la Carta di Capacità d’uso dei suoli, fatta secondo la metodologia della “Land Capability Classification” (LCC) elaborata dal Soil Conservation Service del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti d’America (USDA); essa classifica le principali limitazioni dei suoli che condizionano la loro gestione (drenaggio, tessitura, pietrosità, profondità, eccetera) tenendo conto al suo interno degli elementi della fertilità agronomica dei suoli (tessitura, pH, calcare, CSC, sodio, salinità) mediante la Classificazione della Fertilità (Sanchez, 1982). E’ un valido e collaudato strumento di valutazione del territorio che ha lo scopo di fornire una serie di indicazioni utili e prontamente comprensibili per il miglior uso del territorio per fini agro-silvo-pastorali da un punto di vista produttivo, consentendo la salvaguardia dei suoli agronomicamente più adatti preservandoli da altri usi.