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Titolo | Cartone delle cinque comunità granducali adiacenti alla Serezza e di due fattorie di S. M. I. per rappresentare i terreni notabilmente peggiorati a cagione delle sempre maggiori escrescenze delle acque lucchesi |
Datazione | [1750] |
Autori | - |
Scala grafica | pertiche 400 di braccia 6 l'una a panno fiorentino |
Scala numerica | 1:9333 |
Altezza (mm) | 650 |
Larghezza (mm) | 950 |
Num.fogli/tavole | - |
Tecnica | china e acquerello |
Supporto | carta ruvida con filigrana |
Orientamento | nord in alto |
Conservazione | buona |
Archivio | Archivio di Stato di Pisa |
Fondo | Ufficio Fiumi e Fossi di Pisa |
Descrizione fondo | Nonostante l'eterogeneità della raccolta (si passa da piante urbane a piante in larghissima scala rappresentanti i fiumi e canali) il tutto mostra una coerenza intrinseca fungendo da collante l'intervento operativo in tema di lavori pubblici progettati, svolti o sollecitati dalla Magistratura Pisana per aree determinate. |
Serie | - |
Titolo unità archivistica | - |
Numero unità archivistica | - |
Descrizione unità archivistica | - |
Titolo sottounità archivistica | - |
Descrizione sottounità archivistica | - |
Numero carta | 26 |
Annotazioni | Sono disegnati soprattutto i terreni (prati, acquisti e risaie) rimasti ormai impaludati fra l'Arno (a sinistra) compreso fra San Giovanni alla Vena e Calcinaia, e il padule di Bientina (a destra), nella sua vegetazione appena accennata a cavallo fra le due Serezze. Tutto il quadro è molto ricco di toponomastica e di spiegazioni, fra le quali il riconoscimento da parte dei periti lucchesi che tutto il piano fra l'Arno, il lago e la Serezza Nuova “è in buona parte soggetta a inondazioni”. I terreni soggetti all'inondazione misurano oltre 7000 stiora (di 1728 braccia fiorentine). Probabilmente la pianta fu fatta per una delle solite liti con Lucca a causa di un peggioramento delle condizioni idrauliche della zona provocato dalle colmate lucchesi. Da notare, a margine, la spiegazione delle misure adoperate e i loro sottomultipli, col chiaro intento di evitare confusioni fra i periti dei due Stati. |
Redattore scheda | Francesco Pacini |