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Titolo | Nel popolo di Ripafratta, luogo detto Viti Mori |
Datazione | [1750-1799] |
Autori | - |
Scala grafica | pertiche 60 di braccia 5 l'una |
Scala numerica | 1:908 |
Altezza (mm) | 335 |
Larghezza (mm) | 430 |
Num.fogli/tavole | - |
Tecnica | china e acquerello |
Supporto | carta ruvida con filigrana |
Orientamento | nord nord-est in alto |
Conservazione | buona |
Archivio | Archivio di Stato di Pisa |
Fondo | Ufficio Fiumi e Fossi di Pisa |
Descrizione fondo | Nonostante l'eterogeneità della raccolta (si passa da piante urbane a piante in larghissima scala rappresentanti i fiumi e canali) il tutto mostra una coerenza intrinseca fungendo da collante l'intervento operativo in tema di lavori pubblici progettati, svolti o sollecitati dalla Magistratura Pisana per aree determinate. |
Serie | - |
Titolo unità archivistica | - |
Numero unità archivistica | - |
Descrizione unità archivistica | - |
Titolo sottounità archivistica | - |
Descrizione sottounità archivistica | - |
Numero carta | 123 |
Annotazioni | La tavola contiene due disegni di appezzamenti nella campagna pisana: il prima raffigura il terreno goduto nel 1622 da Michele Lapini, di stiora 16 e mezzo, ed ora passato a diversi particolari. Il secondo la terra di Antonio Angiolini nel 1622 ed ora Venturi, di stiora 3.20.7, sulla via Lungomonte. |
Redattore scheda | Francesco Pacini |