Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloPianta topografica della Dogana di Pereta di Moggia 1544 denotando il giro rosso la Dogana, il giallo la Bandita Vecchia, il giallo scuro la Bandita Nuova, il giallo scolorito la Bandita delle Martinesche, il verde scuro la Bandita de Petricci della Pieve, il turchino la Bandita de Petricci del Migliorini, il verde le Banditelle del Ginnaneschi, una detta l'Arcione, l'altra i Vignacci, il nero la Banditella, ed il pavonazzo la Bandita dell' Aquilaia, fatta fare d'ordine dell'Ill.mi Sig.ri Appaltatori Generali di Toscana l'anno 1745
Datazione1745
AutoriFazzi Innocenzio
Scala graficatavole 600 senesi
Scala numerica1:37895
Altezza (mm)445
Larghezza (mm)580
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina colorata
Supportocarta
Orientamentosud-est in alto
Conservazione-
ArchivioArchivio di Stato di Firenze
FondoMiscellanea di Piante
Descrizione fondoLe oltre 1700 figure (conservate in Archivio di Stato di Firenze, nel fondo Miscellanea di Piante) rappresentano la cartografia prodotta nei secoli XVI-XIX. Coprendo un arco temporale così ampio, presentano differenze sostanziali per tipologia, contenuto e dimensioni. Vi si ritrova, infatti, un vero e proprio universo cartografico composto da: carte a stampa, manoscritte, geografiche corografiche e topografiche, tematiche o parziali, vedute panoramiche e di dettaglio, prospettive di interi centri abitati o di loro parti, disegni di natura architettonica di singoli edifici (come planimetrie, alzati o spaccati) e disegni tecnici di vario genere.
Risultano prodotte dai migliori ingegneri-cartografi dell'amministrazione centrale e periferica dello Stato granducale e raramente furono stampate e commercializzate, proprio per la rilevanza politica, militare ed economica. Più esiguo, invece, appare il numero delle stampe riferibili alla cartografia privata.
Ricostruirne la storia, tra carte, registri e atlanti è un operazione complessa. All'eterogeneità delle provenienze e alla casualità propria di ogni fondo miscellaneo si aggiunge, nel caso specifico, una carenza di informazioni sulle vicende subite dalla documentazione cartografica, peraltro considerata minore nei secoli passati. Il nucleo originario del fondo pare comunque risalire ai primi decenni del secolo XIX.
Serie-
Titolo unità archivisticaPianta delle dogane dell'Uffizio dei Paschi di Siena
Numero unità archivistica748
Descrizione unità archivisticaRegistro cartaceo di 25 carte colorate relative ad altrettanti territori doganali della Maremma; i territori sono raffigurati prospetticamente (sia per l'orografia resa con il tradizionale metodo dei 'mucchi di talpa', che per le sedi umane), e particolare attenzione è prestata alla viabilità, all'idrografia, all'insediamento e alla toponomastica. La figurazione agroforestale appare invece assai convenzionale: comunque, emerge la grande prevalenza dei boschi e degli incolti sui seminativi (sempre nudi). Da notare che oltre ai territori di dogana (con relativa estensione), si raffigurano anche le confinanti 'bandite di pascolo'. Le carte possono essere messe in relazione con l'attività dell'ingegnere Innocenzio Fazzi, attivo in quegli anni nel territorio senese.
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta748.i
AnnotazioniLa carta raffigura il territorio a sud-est di Pereta fino oltre l'Albegna. Tra le sedi umane, Pereta, con le vicine Zolfaraie, il mulino sull'Albegna e la capanna dello Spiritino a nord del fiume. La mappa è siglata I.F.F. [Innocenzio Fazzi Fecit].
Redattore schedaMaddalena Terzani
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