Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloTerritorio di Capalbio
Datazione[metà del XVIII sec.]
Autori-
Scala graficacatene 50 ciascuna delle quali consta di passi 20 geometrici
Scala numerica1:5300
Altezza (mm)1155
Larghezza (mm)1320
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina colorata
Supportocarta telata
Orientamento-
Conservazione-
ArchivioArchivio di Stato di Firenze
FondoMiscellanea di Piante
Descrizione fondoLe oltre 1700 figure (conservate in Archivio di Stato di Firenze, nel fondo Miscellanea di Piante) rappresentano la cartografia prodotta nei secoli XVI-XIX. Coprendo un arco temporale così ampio, presentano differenze sostanziali per tipologia, contenuto e dimensioni. Vi si ritrova, infatti, un vero e proprio universo cartografico composto da: carte a stampa, manoscritte, geografiche corografiche e topografiche, tematiche o parziali, vedute panoramiche e di dettaglio, prospettive di interi centri abitati o di loro parti, disegni di natura architettonica di singoli edifici (come planimetrie, alzati o spaccati) e disegni tecnici di vario genere.
Risultano prodotte dai migliori ingegneri-cartografi dell'amministrazione centrale e periferica dello Stato granducale e raramente furono stampate e commercializzate, proprio per la rilevanza politica, militare ed economica. Più esiguo, invece, appare il numero delle stampe riferibili alla cartografia privata.
Ricostruirne la storia, tra carte, registri e atlanti è un operazione complessa. All'eterogeneità delle provenienze e alla casualità propria di ogni fondo miscellaneo si aggiunge, nel caso specifico, una carenza di informazioni sulle vicende subite dalla documentazione cartografica, peraltro considerata minore nei secoli passati. Il nucleo originario del fondo pare comunque risalire ai primi decenni del secolo XIX.
Serie-
Titolo unità archivistica-
Numero unità archivistica-
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta45.a
AnnotazioniCarta prospettica del territorio di Capalbio, accuratamente confinato nei riguardi dello Stato dei Presidi (padule e tombolo di Burano) e dello Stato Ecclesiastico. La concezione è quella della tradizione pittorica, ma la carta e assai interessante, sia perche riporta analiticamente tutte le sedi umane (delle capanne, alle torri, all'osteria, mulino e ferriera della Pescia, ai ruderi del convento dei Monaci Benedettini e al vicino ' polite del Diavolo ' sul Chiarone e la via Aurelia, alle casette dei pescatori, ecc.), sia perche cerca di localizzare nel generale sistema delle pasture e dei boschi (in parte bandite e dogane), le poche coltivazioni a cereali o a vite, con alcune indicazioni relative alle potenzialita agricole stesse. Numerazioni antiche: 131 e 32. Il vecchio inventario riferisce il disegno all'archivio della Deputazione sulla Maremma.
Redattore schedaMaddalena Terzani
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