Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloLavoro della Casetta
Datazione1715
AutoriRuini Ansano, ingegnere
Scala graficaPertiche senesi 160
Scala numerica1:2630
Altezza (mm)470
Larghezza (mm)755
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazioneottima
ArchivioArchivio di Stato di Siena
FondoOspedale di S.Maria della Scala
Descrizione fondoIl fondo Ospedale di Santa Maria della Scala copre un arco cronologico che va dal XIII al XX secolo e fa riferimento al più grande ospedale senese. Grazie alle oblazioni dei frati e dei rettori, a donazioni di privati e ad aggregazioni di vari ospedaletti situati spesso anche al di fuori del contado senese, l'ospedale accumulò un amplissimo patrimonio immobiliare e fondiario; quest'ultimo, in particolar modo, fu organizzato in quindici fattorie dette grance. Ognuna di queste tenute, formate dall'aggregazione di poderi dati a mezzadria, pascoli e boschi, ebbe una sua amministrazione estremamente articolata e complessa.
Serie-
Titolo unità archivisticaPianta de Beni di Monte Pescali dello Spedale Grande di Siena
Numero unità archivistica1438
Descrizione unità archivisticaIl cabreo fu realizzato nel 1715 dall'ingegnere senese Ansano Ruini, su commissione dell'Ospedale di Santa Maria della Scala di Siena. Si tratta di un registro cartaceo manoscritto legato in pelle, composto da 28 fogli numerati di cui 13 figure (disegni a penna su carta, acquerellati su pagina doppia), che raffigura e descrive gli immobili e i terreni di pertinenza della Grancia (fattoria) di Montepescali, nel territorio maremmano poco a nord di Grosseto, di proprietà di quell'ente religioso. Nel 1775 venne eseguito un altro cabreo della stessa grancia. In allegato troviamo un registro cartaceo rilegato di 34 carte, contenente annotazioni e descrizioni relative al cabreo, firmato da Enea Silvio Guadagni.
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta6v-7r
AnnotazioniLa presente carta raffigura la pianta del terreno denominato 'lavoro della Casetta', un appezzamento lavorativo (formato dai 'campi sotto la Via di Tatti', 'campi fra le due strade', 'campi annessi al Casalone', 'campo di là dalla Sansucola') con al centro un edificio in rovina, definito 'capannone detto della Casetta presentemente spalcato'.
Redattore schedaMonica Stefanelli e Barbara Gelli
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