Logo CArtografia STOrica REgionale
 
Titolo[Pianta della Bandita della Montagna di Santa Fiora con la suddivisione in preselle]
Datazione[1792]
AutoriFlosi Giovanni Sebastiano, pubblico perito ingegnere
Scala graficapertiche 300
Scala numerica1:8760
Altezza (mm)441
Larghezza (mm)688
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina
Supportocarta
Orientamentonord in alto
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoUffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto
Descrizione fondoQuesta Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica.
SerieAlienazioni dei beni demaniali per vendita, livelli, concessioni delle Comunità, Spedali, Opere Pie
Titolo unità archivisticaArcidosso. Fogli riguardanti l'alienata Bandita della Montagna di S. Fiora
Numero unità archivistica585-1
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta27
AnnotazioniSi tratta di una schematica rappresentazione a china della 'alienata' Bandita della Montagna di Santa Fiora con la suddivisione in porzioni (indicate a numeno: 1 -72), l'indicazione dei confini (confine di Piano, Abbadia San Salvatore, Faggeta, comunità di Arcidosso e le numerose proprietà private), della viabilità (strada della Madonna del castagno, strada di Santa Fiora, strada dei Valloni, strada del Liscio, strada delle Pianacce, strada della sprofondata) e dei corsi d'acqua (fosso della Caduta, fosso Diluvio, fosso dell'Aia dei Venti, fosso Pescinelle, fosso Fattucchiaio, fosso del Vallone, fosso della Fonte, fosso del Vallo, fosso delle Pozze). Nelle annotazioni poste in basso a sinistra si indicano (segnalate a numero: 1-19) alcune strade e le capanne presenti nelle preselle. Da notare anche l'indicazione della scala ticonica di canne 400 di braccia 6 l'una senesi (= 150 mm) aggiunta da Giuseppe Tommi.La data viene attribuita in base alla documentazione scritta relativa all'affare.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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