Logo CArtografia STOrica REgionale
 
Titolo[Pianta dei terreni denominati Poggio ai Frati e Fonte Magnensa situati nella Bandita del Comunale di Massa Marittima, acquistati dai signori Bernardino e Antonio Lapini rispettivamente dai soppressi conventi di S. Agostino e S. Francesco]
Datazione[1790]
AutoriBoldrini Giovan Battista, perito ingegnere
Scala graficapertiche 400 di braccia 5 l'una fiorentine
Scala numerica1:7300
Altezza (mm)430
Larghezza (mm)603
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentosud in alto
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoUffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto
Descrizione fondoQuesta Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica.
SeriePascoli Doganali
Titolo unità archivisticaRiunioni di Pascolo degli Anni 1792 e 1793
Numero unità archivistica628
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta336
AnnotazioniNella tavola è raffigurata la pianta di due appezzamenti denominati Poggio ai Frati e Fonte Magnensa situati nella Bandita del Comunale di Massa Marittima, acquistati dai signori Bernardino e Antonio Lapini rispettivamente dai soppressi conventi di S. Agostino e S. Francesco. Si riportano i confini dei terreni individuati dall'ingegnere Giovan Battista Boldrini (fosso delle Tane e Galognano, proprietà del canonico Muzzi, castegneto del Seminario, strada che da Massa va in Pietra, stradello che va ai Pianali di Salerno, fosso di Pereta, stradello che va ai Diacci Lapini, strada del Santo), il fosso Agrifoglio, la strada che va al Crine di Val Calda e quella sul Crine di Val Calda. L'ingegnere viene infatti incaricato della misurazione e riconfinazione dei terreni per procedere poi alla riunione del pascolo al suolo.La data viene attribuita in base alla documentazione scritta.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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