| | Titolo | [Pianta dei terreni denominati Paganello e Piacenza situati nella comunità di Massa Marittima, spettanti al sig. Giuseppe Malfatti] | Datazione | [1790, dicembre 31] | Autori | Boldrini Giovan Battista, perito ingegnere | Scala grafica | pertiche 400 di braccia 5 l'una fiorentine | Scala numerica | 1:7300 | Altezza (mm) | 430 | Larghezza (mm) | 602 | Num.fogli/tavole | - | Tecnica | china e acquerello | Supporto | carta | Orientamento | nord in alto | Conservazione | buona | Archivio | Archivio di Stato di Grosseto | Fondo | Uffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto | Descrizione fondo | Questa Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica. | Serie | Pascoli Doganali | Titolo unità archivistica | Riunioni di Pascolo degli anni 1790 e 1791 | Numero unità archivistica | 627 | Descrizione unità archivistica | - | Titolo sottounità archivistica | - | Descrizione sottounità archivistica | - | Numero carta | 420r | Annotazioni | Si tratta di un'accurata rappresentazione policroma dei 'tenimenti di terra' detti Paganello e Piacenza spettanti al sig. Giuseppe Malfatti, situati nella comunità di Massa Marittima a confine con la strada che da Piscia Cane e Monte Arsenti va alle Case di Pian de' Mucini, il Poggio Berino, il torrente Sata, il botro del Poggio Benedetto e il Vallino. Nella pianta si indicano inoltre la Troscia dei Cancelli (A), il Vado al Birro (B), il Morticino (C) ed anche il Confine Largo. Dalla lettera scritta dall'ingegnere Giovan Battista Boldrini al Cancelliere Comunitativo di Massa Marittima, a cui la carta è allegata, si apprende che questi terreni su cui il sig. Malfatti ha chiesto la riunione del pascolo hanno un'estensione di moggia 40 e staia 2 3/4 'al netto di quei terreni compresi nella Linea del Confine Largo'. La data attribuita alla carta è quella riportata nella lettera. | Redattore scheda | Cinzia Bartoli |
|