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Titolo[Progetto per la realizzazione di una strada rotabile da Arcidosso al confine con la comunità di Santa Fiora]
Datazione[1824]
AutoriPasquinelli Tommaso
Scala graficacanne 110 di braccia 4 l'una
Scala numerica1:2513
Altezza (mm)308
Larghezza (mm)1045
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoUffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto
Descrizione fondoQuesta Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica.
SerieAlienazioni dei beni demaniali per vendita, livelli, concessioni delle Comunità, Spedali, Opere Pie
Titolo unità archivisticaFilza Settima. Contratti e Scritture dell'Uffizio dei Fossi
Numero unità archivistica619
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta152r
AnnotazioniNella tavola sono riportati il profilo e la pianta della nuova strada rotabile che deve essere realizzata da Arcidosso fino al confine con la comunità di Santa Fiora. Si tratta di un disegno piuttosto schematico, che mostra solo idealmente l'andamento della strada, dato che la neve durante il sopralluogo 'impediva di operare liberamente'.Il progetto prevede che la strada staccandosi dalla via nuova presso il camposanto (segnata con doppia linea rossa) nel punto C presso il podere del Cansacchi attraversi il campo del Becchini, dove viene rilevato 'un taglio già fatto', poi seguendo quella attuale si diriga verso le proprietà Camarri, Panneri, Bargagli e da qui scendendo verso sinistra passi in prossimità della capanna di Pavolo Camarri e dopo avere attraversato i due torrenti Melacce e Aiole e di fatto i campi Gennari e Giovannini prosegua dirigendosi in prossimità del seccatoio Bulgeri e, ricollegandosi di nuovo alla strada attuale, del seccatoio e podere Giovannini per giungere poi al confine con la comunità di Santa Fiora. Il progetto comprende anche la realizzazione di un basto rovescio e due serre di sostegno su entrambi i torrenti. Da notare nella pianta l'indicazione di alcuni tratti della strada esistente e l'indicazione delle misure, che come viene spiegato nelle annotazioni, sono espresse in canne.La scala è di canne 110 di braccia 4 l'una (= 102 mm) e di braccia 200 (= 128 mm) per la misura delle pendenze.La data attribuita alla tavola è quella riportata nella relazione a cui è allegata.La tavola viene attribuita a Tommaso Pasquinelli che ha firmato la relazione.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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