Logo CArtografia STOrica REgionale
 
Titolo[Restauro delle rotte esistenti lungo l'argine d'Ombrone, causate dalla piena del 4 dicembre 1822]
Datazione1823, marzo 26
AutoriCorsi Lorenzo
Scala graficaassente
Scala numericaassente
Altezza (mm)298
Larghezza (mm)206
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoUffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto
Descrizione fondoQuesta Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica.
SerieAlienazioni dei beni demaniali per vendita, livelli, concessioni delle Comunità, Spedali, Opere Pie
Titolo unità archivisticaFilza sesta. Scritture e Contratti. Uffizio dei Fossi dal 1822 al 1823
Numero unità archivistica618
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta747r
AnnotazioniIn seguito alla piena del 4 dicembre 1822 si sono verificate cinque 'rotte' lungo l'argine del fiume Ombrone. La maggiore si trova al disotto della pedata della Gorarella nel tratto accollato al cav. Bargagli, le tre più piccole 'somiglianti a tagli verticali' si trovano nel tronco dell'argine fino alla prima pedata del Gramignaio in accollo al sig. Angelo Micheli e infine la quinta nel tratto detto del Salcino accollato al sig. Stefano Stefanopoli.Il disegno, riportato alla fine della prima pagina della relazione scritta dal Corsi, mostra schematicamente la pianta e le sezioni trasversali della prima 'rotta', il cui restauro secondo l'ingegnere 'non può farsi in base di pura terra battuta' ma anche mediante la realizzazione di palizzate.Si vedano anche la cc. 240v, 749v, filza 618.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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