| | Titolo | [Lavori occorrenti al risarcimento, e sostegno della via d'Istia al passo del fiume Ombrone] | Datazione | 1822, gennaio 15 | Autori | Corsi Lorenzo | Scala grafica | assente | Scala numerica | assente | Altezza (mm) | 302 | Larghezza (mm) | 210 | Num.fogli/tavole | - | Tecnica | china | Supporto | carta | Orientamento | assente | Conservazione | buona | Archivio | Archivio di Stato di Grosseto | Fondo | Uffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto | Descrizione fondo | Questa Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica. | Serie | Alienazioni dei beni demaniali per vendita, livelli, concessioni delle Comunità, Spedali, Opere Pie | Titolo unità archivistica | Filza sesta. Scritture e Contratti. Uffizio dei Fossi dal 1822 al 1823 | Numero unità archivistica | 618 | Descrizione unità archivistica | - | Titolo sottounità archivistica | - | Descrizione sottounità archivistica | - | Numero carta | 220r | Annotazioni | Si tratta di un semplice schizzo a china che mostra il tratto del fiume Ombrone in prossimità della via d'Istia, con l'indicazione della scogliera a destra del fiume, della Barca d'Istia, della via d'Istia e della barriera artificiale realizzata fra le due parti della scogliera con due ordini di palafitte concatenate di 'rombe' e ripiene di sasso per sostenere il terreno che fiancheggia la strada. La pianta è allegata ad una perizia relativa al risarcimento e sostegno della via d'Istia scritta dall'ingegnere Lorenzo Corsi il 15 gennaio 1822. In seguito ad una piena del fiume infatti, la barriera artificiale e di conseguenza un tratto della via vengono denneggiati. Secondo il progetto del Corsi è necessario procedere con l'allargamento della pedata al punto d'imbarco e realizzare una nuova e più solida struttura di sostegno. Il tutto con una spesa prevista di £ 1051.18.10. | Redattore scheda | Cinzia Bartoli |
|