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TitoloStanze al primo Piano del Padiglione, abitate dal Cancelliere Comunitativo di Orbetello, e nelle quali si vorrebbe, che vi fosse il Comodo per la Stanza delle Adunanze, e pell'archivio, che già a quest'epoca abbraccia, fra criminali, civili, e riformagioni n° 500 volumi, oggi in mezzo alle rovine del Pretorio
Datazione[1805]
AutoriAnonimo
Scala graficabraccia fiorentine 10
Scala numerica1:157
Altezza (mm)213
Larghezza (mm)248
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoUffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto
Descrizione fondoQuesta Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica.
SerieAlienazioni dei beni demaniali per vendita, livelli, concessioni delle Comunità, Spedali, Opere Pie
Titolo unità archivisticaFilza Unica. Alienazione de Beni Demaniali di Orbetello 1807
Numero unità archivistica613
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta562v
AnnotazioniE' disegnata schematicamente la pianta del primo piano del Padiglione abitato dal cancelliere comunitativo di Orbetello Girolamo Baccioni. La pianta è allegata ad una lettera scritta dal Baccioni al Commissario della Provincia Inferiore Senese, nella quale egli fa presente che l'appartamento è privo di ogni comodo per 'uso di dispensa, per la legna, e carbone, e per la stalla e fienile', tanto da costringerlo a prendere in affitto uno stanzino a piano terreno. Tutte le stanze sono indicate a numero (1-8) e descritte nelle annotazioni a destra: uno stanzino spaccato da tre usci, una cucina, tre camere, un salottino designato dal Nini (ingegnere dello Scrittoio) come stanza delle adunanze, una stanza designata come Archivio e un 'vacuo' nel muro utilizzato come luogo comune. E' chiaro che in tale condizione è difficile per il cancelliere anche svolgere il proprio lavoro, dato che l'archivio, come si apprende dal titolo della pianta, è composto da ben cinquecento volumi. Il disegno rappresenta una copia della pianta realizzata dal Nini.La data viene attribuita in base alla documentazione scritta.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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