Logo CArtografia STOrica REgionale
 
Titolo[Pianta relativa ai confini fra il Principato di Piombino e la presella di Camporuffaldo della Bandita di Pecora Vecchia]
Datazione1794, agosto 20
AutoriBoldrini Giovan Battista; Tommi Giuseppe
Scala graficaassente
Scala numericaassente
Altezza (mm)210
Larghezza (mm)290
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina
Supportocarta
Orientamentonord in alto
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoUffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto
Descrizione fondoQuesta Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica.
SerieAlienazioni dei beni demaniali per vendita, livelli, concessioni delle Comunità, Spedali, Opere Pie
Titolo unità archivisticaCancelleria di Massa. Vendite di Stabili diversi dal 1797 al 1798, al 1804
Numero unità archivistica602
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta183r
AnnotazioniSi tratta di un semplice schizzo a china dell'area in prossimità del confine fra il Principato di Piombino e la porzione IV detta 'Camporuffaldo' della Bandita di Pecora Vecchia, realizzato da Giovan Battista Boldrini e Giuseppe Tommi 'periti rispettivi, approvati, instruiti, e diretti dall'indicazione di Francesco Rossi per la Comunità [di Massa Marittima] e dal Bianchi per sé medesimo'.Con le lettere AAA viene indicata la linea di confine comune, mentre con le lettere BBB e CCC si indicano rispettivamente la linea indicata dal Bianchi e la linea indicata dalla comunità di Massa Marittima. Si riportano inoltre la strada di Campiglia, i fossi dell'Acqua Nera, di Val di Mezzo, i vallini di Checco, di Ronco Brutto e di Borgognano, i poggi di Checco e di Ronco Brutto, la Fonte allo Sbirro e infine la quercie crociata e la troscia che rappresentano i limiti delle due linee di confine.Si vedano anche le cc. 175v-176r, 178r, 182r, filza 602. Tutte le piante in questione vengono realizzate in funzione della causa promossa dalla comunità di Massa Marittima contro Pietro Bianchi per avere effettuato un taglio a carbone nella presella detta Camporuffaldo (a lui ceduta dai fratelli Nacchi) e al di fuori dei confini di questa.
Redattore schedaCinzia Bartoli
[Nuova ricerca]