Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloPianta dell'appezzamento invenduto della Comunità, Macchioso, di Tenuta moggia 3
Datazione[1796, maggio 27]
AutoriSozzoboni Giuseppe, perito
Scala graficaassente
Scala numericaassente
Altezza (mm)279
Larghezza (mm)195
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina
Supportocarta
Orientamentonord in alto
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoUffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto
Descrizione fondoQuesta Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica.
SerieAlienazioni dei beni demaniali per vendita, livelli, concessioni delle Comunità, Spedali, Opere Pie
Titolo unità archivisticaCancelleria di Pitigliano. Vendite di Stabili diversi del 1797 e 1798 (23)
Numero unità archivistica601
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta21r
AnnotazioniSi tratta di un semplice schizzo a china della pianta di un appezzamento di terreno invenduto di 'moggia tre e mezzo a corpo e non a tavola', appartente alla comunità di Sorano e richiesto in venditadai signori Rondinelli e Benedetti. Nel disegno si riportano anche la strada per Catabbio, i corsi d'acqua (fiume Fiora, fosso Sguazzaculo, fosso dei Dicioccati) e le proprietà adiacenti (Propositura, Antonio Pacella, Cav. dir. Pietro, il campo del Rondinelli e quello del Benedetti). Da notare nella proprietà di Antonio Pacella i disegni dell'aia e della quercia.La pianta è allegata ad un breve rapporto scritto dal perito Giuseppe Sozzoboni, nel quale viene fatta una stima del terreno.La data attribuita alla carta è quella riportata nel rapporto.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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