Logo CArtografia STOrica REgionale
 
Titolo[Pianta delle porzioni II e III del Piano Doganale di Giuncarico, rispettivamente denominate "Monte Cucco" e "Poggetti del Termine"]
Datazione[1790, febbraio 22]
AutoriBoldrini Giovan Battista, ingegnere
Scala graficapertiche 400 di braccia 6 l'una senesi
Scala numerica1:9172
Altezza (mm)301
Larghezza (mm)420
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina
Supportocarta
Orientamentonord in alto
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoUffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto
Descrizione fondoQuesta Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica.
SerieAlienazioni dei beni demaniali per vendita, livelli, concessioni delle Comunità, Spedali, Opere Pie
Titolo unità archivisticaCancelleria di Massa. Vendita di Stabili diversi di Anni 1789 e 1790. Filza X
Numero unità archivistica588
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta553r
AnnotazioniNel tracciare i confini delle porzioni II e III, rispettivamente denominate 'Monte Cucco' e 'Poggiali del Termine', situate nel Piano Doganale di Giuncarico e spettanti alla Comunità di Gavorrano, l'agrimensore Giovanni Bucci aveva compreso anche l'estensione di terreno della Bandita di Pietra di pertinenza della comunità di Massa Marittima. Per questa ragione l'ingegnere Giovanni Boldrini viene incaricato di eseguire un nuovo sopralluogo e individuare i giusti confini.La pianta raffigura schematicamente le due porzioni con l'indicazione dei nuovi confini. La seconda porzione di moggia 40.16.17 è posta fra l'antica e l'attuale strada delle Macine, il territorio di Montemassi e le Serrate del Bartolini, mentre la terza di moggia 14.3.5 è posta confine con la Bandita di Pietra, la Banditaccia, la porzione IV denominata 'Ridosso' e l'attuale strada delle Macine. Da notare i due cerri indicati con le le lettere A e B e il Terminuccio, che costituiscono alcuni dei punti di riferimento individuati dall'ingegnere per effettuare le misurazioni.La data attribuita alla pianta è quella riportata nella relativa documentazione scritta.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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