| | Titolo | Pianta regolare della Tenuta detta la Megliorina di pertinenza della Venerabile Opera di Grosseto, la di cui estenzione ascende a moggia n. 17, stara 8 e Boccali 2 | Datazione | [1789] | Autori | Tommi Giuseppe, ingegnere | Scala grafica | canne 200 di braccia 5 l'una fiorentine | Scala numerica | 1:3946 | Altezza (mm) | 362 | Larghezza (mm) | 425 | Num.fogli/tavole | - | Tecnica | china e acquerello | Supporto | carta | Orientamento | sud in alto | Conservazione | buona | Archivio | Archivio di Stato di Grosseto | Fondo | Uffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto | Descrizione fondo | Questa Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica. | Serie | Alienazioni dei beni demaniali per vendita, livelli, concessioni delle Comunità, Spedali, Opere Pie | Titolo unità archivistica | Cancelleria di Grosseto. Vendita di Stabili diversi dell'Anno 1788 e 1789. Filza XI | Numero unità archivistica | 586 | Descrizione unità archivistica | - | Titolo sottounità archivistica | - | Descrizione sottounità archivistica | - | Numero carta | 320r | Annotazioni | Nella tavola viene schematicamente rappresentata la pianta della tenuta della Migliorina di pertinenza dell'Opera di Grosseto, situata lungo la strada della Trappola a confine con la Tenuta del Torchione e Mugnelli e la Tenuta della Colombaia. Con Rescritto del 29 settembre 1787 viene accordata la preferenza di acquisto per Pompeo Tondi marito della figlia di tale Domenico Giovannercoli, che nel 1765 aveva preso a livello la tenuta.Questa preferenza viene però messa in discussione da Giovanni Ponticelli, affermando che in questo modo si vedrebbe spogliato di un terreno che 'colle proprie fatiche e con tanta spesa ha ridotto in buono stato'. Egli infatti aveva preso a lavorare i terreni con il fratello, che dopo la morte del Giovannercoli aveva sposato la vedova. Come tale chiede che la concessione possa essere rivolta a suo favore.La data viene attribuita in base alla documentazione scritta attinente all'affare. | Redattore scheda | Cinzia Bartoli |
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