| | Titolo | Pianta del Diaccialone, e Poggio Lorenzo in Banditaccia di Manciano misurate dette Porzioni da me Giovanni Bucci agrimensore questo dì 20 giugno 1787 per ordine del sig. Cancelliere Comunitativo di Pitigliano in tutto moggia 174.20.6 tavole | Datazione | 1787, giugno 20 | Autori | Bucci Giovanni, agrimensore | Scala grafica | pertiche 300 | Scala numerica | 1:19467 | Altezza (mm) | 373 | Larghezza (mm) | 470 | Num.fogli/tavole | - | Tecnica | china | Supporto | carta | Orientamento | assente | Conservazione | buona | Archivio | Archivio di Stato di Grosseto | Fondo | Uffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto | Descrizione fondo | Questa Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica. | Serie | Alienazioni dei beni demaniali per vendita, livelli, concessioni delle Comunità, Spedali, Opere Pie | Titolo unità archivistica | Cancelleria di Pitigliano. Vendite di Stabili diversi degli Anni 1787, 1788 e 1789. Filza V | Numero unità archivistica | 582 | Descrizione unità archivistica | - | Titolo sottounità archivistica | - | Descrizione sottounità archivistica | - | Numero carta | 352r | Annotazioni | Con Rescritto del 31 maggio 1783 viene approvato il rilascio di un 'tenimento' di terra di moggia 70 a favore dei sigg. Simone Aldi, Giuseppe Leoni e Margherita Seri di Manciano, e di un tenimento di terra di moggia 60 a favore di Paolo Repenti, Pietro Detti, Filippo Detti e Francesco Santarelli di Montemerano, entrambi situati nella Banditaccia di Manciano in luogo detto il Diaccialone. Successivamente però, verificata 'la non comoda divisione fatta dei nominati due tenimenti di terra', l'affare viene rivisto ed aggiunta un'ulteriore estensione di terreno denominata Poggio Lorenzo, con una conseguente nuova suddvisione in due porzioni, di cui la maggiore di moggia 96.14.6 assegnata ai 'mancianesi' e l'altra di moggia 75.6 assegnata ai 'montemeranesi'. La pianta mostra schematicamente i terreni in questione con l'indicazione delle due porzioni e dei confini (fosso Formica, la strada di Marsiliana, proprietà Niccolai, strada di Poggio Barbone, terre dei sigg. Romoli e Pistelli, Borro di Poggio Lorenzo, Montemerano, Puntone dell'Elsa, Puntone della Caprareccie, Grasceta del Diaccialone). Da notare inoltre la Calanca fra Poggio Lorenzo e Poggio Barbone che fa da confine fra le due porzioni e l'indicazione con casette a simbolo delle caprareccie del sig. Carli. | Redattore scheda | Cinzia Bartoli |
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