Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloPianta del pian doganale di Giuncarico fatta questo dì primo Maggio 1787
Datazione1787, maggio 1
AutoriBucci Giovanni
Scala graficapertiche 500 di braccia 6 l'una senesi
Scala numerica1:12857
Altezza (mm)725
Larghezza (mm)730
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentosud-ovest in alto
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoUffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto
Descrizione fondoQuesta Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica.
SerieAlienazioni dei beni demaniali per vendita, livelli, concessioni delle Comunità, Spedali, Opere Pie
Titolo unità archivisticaCancelleria di Massa. Vendite di Stabili diversi degli Anni 1787 e 1788. Filza IX
Numero unità archivistica581
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta649
AnnotazioniLa tavola raffigura schematicamente la pianta del piano doganale di Giuncarico, posto a confine con la Banditaccia di Giuncarico, Colonna, Buriano, Montepescali e Montemassi, spettante per il suolo alla comunità di Gavorrano e per il pascolo all'Uffizio dei Fossi di Grosseto, riportando la suddivisione in 45 porzioni disposte per l'alienazione (Casetta Venturi, Monte Cucco, POggetti del Termine, Ridosso, Poggio a Lupi, Grigliaie, Frassinello e Viviani, Viviani, Basse della Fornace, Pozzo di Mamma Brutta, Ponticino, Basse della Sovata, Monte Cristo, Doganella, Basso di Poggio al Vaccaio, Basse dei Montierini, Concia, Campo al Pesce, Aia Tamburina, l'Agnone, Bottaccio e Campo alla Vecchia, Basse della Mollarella, Poggio Pelliccia, Castello della Castellacia, Poggio Cavallino, Campi della Ficaia, Vado ai Muli, Frasseti, Prati del Marrini, Casino, Razzaia, Spargi Pane, Salcinello, Vadarello e Steccaiola, Poggetti e Pieve di Morrano, Poggetti di Mezzo, Pozzarello e Cafaggioli, Basse del Fortino, aggiunta dei Levandoni, Pelagone, Rovaie, Sguazza Cavallo, Orti dell'Austini, Grate e Selvaccia, Selvello, Orti della Casa Venturi). Da notare la rappresentazione a simbolo delle casette presenti nella zona (Venturi, Buoni, Camaiori), del Mulinaccio esistente all'Agnone, del ponte sul torrente Sovata, del poggio della Mestola, del poggio del Muraccio con l'indicazione del 'cerro con tre pedoni', del cerro e del pero 'crociati' nella porzione dei Poggetti del Termine, dei termini (fra Montemassi e Montepescali, delle forche di Natalino, di Buriano) individuati dal Bucci per i rilevamenti sul terreno e infine l'indicazione precisa della rete viaria (strada delle Macine, strada che dalla Collacchia va in Pietra, strada Dogana, strada di Giuncarico, strada dei Traini, strada di Montepescali, strada degli Acqusti, etc...) e idrica (fiume Bruna, Brunaccia, torrente Sovata, fosso Mollarella, fosso Asina, fosso Follonica, etc...).Nelle annotazioni poste in basso a destra del foglio si spiega che la pianta viene realizzata dal Bucci per ordine del Cancelliere comunitativo di Massa Marittima Luigi Fabbrini, seguendo le indicazioni del perito Egidio Buoni deputato e pratico della Dogana.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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