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TitoloPiante Geometriche esistenti nella Nuova comunità di Campagnatico state eseguite da me sottoscritto d'ordine dell'Eccellentissimo Signor Dottore Giovan Battista Zabagli Cancelliere Comunitativo del Dipartimento di Grosseto questo dì 3 Giugno 1784: Bandita del Pianetto [...] e Bandita Grossa
Datazione[1784, giugno 3]
AutoriFlosi Giovanni Sebastiano, pubblico agrimensore deputato
Scala graficapertiche 700 di braccia 6 l'una senesi
Scala numerica1:28000
Altezza (mm)470
Larghezza (mm)752
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentonord in alto
Conservazionedanneggiata
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoUffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto
Descrizione fondoQuesta Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica.
SerieAlienazioni dei beni demaniali per vendita, livelli, concessioni delle Comunità, Spedali, Opere Pie
Titolo unità archivistica[Cancelleria di Grosseto. Vendite degli Stabili delle Comunità e luoghi Pii dal 18 Gennaio al 27 Dicembre 1786]
Numero unità archivistica576
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta504
AnnotazioniNella tavola sono rappresentate cinque piante che racchiudono le porzioni in cui sono suddivise la Bandita del Pianetto e la Bandita Grossa esistenti nella Comunità di Campagnatico, nata con la riforma municipale del 1783.La pianta posta al centro della tavola comprende le porzioni 'Tagoncino' (A) di moggia 32.0.38, 'Renaio' (B) di moggia 37.1.17, 'Macchioncino' (C) di moggia 34.9.44, 'Mugnaia' (D) di moggia 9.14.55, 'Pian di Sotto' (E) di moggia 23.8.30, 'Pian di Sopra' (F) di moggia 33.4,75, 'Pulleraia Vecchia' (G) di moggia 18.7.5, 'Piana del Quercione' (H) di moggia 15.13.43 e 'Poggio Marruca' (J) di moggia 16.16.22, che costituiscono la Bandita del Pianetto e le ultime due la Bandita della Doganella. Le altre piante poste a destra e sinistra del foglio comprendono invece varie le porzioni che compongono la Bandita Grossa : 'Marrucheto e Tamantino' (M) di moggia 61.4.70, 'Giuncoli' (N) di moggia 42.19.41, 'Scopetone' (O) di moggia 84.5.75, 'Valle Nibiaia' (P) di moggia 34.2.95, 'Gropputa e Calvello' (Q) di moggia 42.2.81, 'Spiaggioni' (R) di moggia 42.2.7, 'Liso' (S) suddivisa in due parti rispettivamente di moggia 5.5.58 e moggia 5.6.67, 'Fabbrucci' (T) di moggia 19.12.95, la prima parte della porzione 'Diacciali e Poggio Corbello' (U) di moggia 17.12.5, la seconda parte della porzione 'Poggio Corbello' (V) di moggia 24.23.17.La porzione L denominata del 'Beccarello' di moggia 7.6 fa invece parte della Bandita del Maestro.Da notare in ciascuna pianta la precisa indicazione dei confini (Dogana di Montorsaio, Bandita ferroni, Bandita della Lupaie, etc ...) delle strade (dei Pecorai, del Sorbo, delle Balle, dell'Incrociata, etc...), dei corsi d'acqua (fiume Ombrone, fosso Rigonsano, fosso Melucce, fosso dell'Anesi, fosso Fonte Pietri, fosso Carpella, etc...) e della natura del suolo. Interessante la rappresentazione del letto del fiume Ombrone con i restoni (o dune).La data attribuita alla tavola è quella riportata nella documentazione scritta attinente all'affare.Le scale utilizzate sono due: una di pertiche 700 di braccia 6 l'una senesi (= 90 mm) e l'altra di pertiche 700 di braccia 6 l'una a panno senesi (= 145 mm).
Redattore schedaCinzia Bartoli
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