Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloPianta dell'intiera tenuta di Santa Barbera spettante alla Regia Dogana di Siena, posta nella Comunià di Manciano misurata da me appié sottoscritto Agrimensore Pubblico d'ordine dell'Eccellentissimo Sig. Luigi Fabbrini Cancelliere Comunitativo del Dipartimento di Pitigliano, presentata questo dì 15 maggio 1786
Datazione1786, marzo 15
AutoriBucci Giovanni, agrimensore
Scala graficatavole 200 di braccia 6 l'una
Scala numerica1:12000
Altezza (mm)537
Larghezza (mm)1100
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina
Supportocarta
Orientamentonord-est in alto
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoUffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto
Descrizione fondoQuesta Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica.
SerieAlienazioni dei beni demaniali per vendita, livelli, concessioni delle Comunità, Spedali, Opere Pie
Titolo unità archivisticaCancelleria di Pitigliano. Vendite di Stabili diversi degli Anni 1785 e 1786 (18)
Numero unità archivistica574
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta325
AnnotazioniCon Sovrano Rescritto del 15 giugno 1785 viene ordinata la vendita della Bandita di Santa Barbera situata in corte di Manciano e spettante alla Regia Dogana di Siena. La pianta, realizzata dall'agrimensore Giovanni Bucci, mostra il territorio della bandita suddiviso in tredici porzioni richieste in vendita dagli affittuari del pascolo: 'Poggio della Guardia' (A) di moggia 84.3.42 ; 'Capriola' (B) di moggia 81.15.33; 'Monte Marciano' (C) di moggia 130.7.7; 'Poggio Renaio' (D) di moggia 97.1.43; 'Campigliola' (E) di moggia 63.1.43; 'Macchia Sugarana' (F) di moggia 68.11.83; 'Bufalareccia' (G) di moggia 88.2; 'Santa Barbera' (H) di moggia 142.12.22 , 'Castellaccia Pacifica' (I) di moggia 83.10.37, 'Castellaccia Controversa' (N) di moggia 85.7.29; 'Petriccio Rosso' (K) di moggia 50.19.22; 'Poggio Cardello' (L) di moggia 81.16.22; 'Macchia Carbone' (M) di moggia 149.5.54. Sono riportati anche tutti i fossi (Elsa, Elsarella, di Ripiglio, fosso degli Stretti, fosso di Sasso Arrotino, fosso di Santa Barbera, fosso del Confino, fosso di confino di Montauto, fosso del Setolaio, fosso Tafone, fosso del costoncino, borro del Cavallino dello Sbirro, borrone fra la Guardiola e l'Insoglione, borro di confino) e le strade esistenti (Dogana, strada vecchia di Capalbio, strada nuova da Manciano a Capalbio, strada che da Manciano conduce a Montalto e Montauto, strada di Capita, strada del cavone), che talora costituiscono i confini fra le varie porzioni, e i confini dell'intero territorio della Bandita (Tenuta della Marsiliana, Capalbio, Elcetina, Baracchini, Poggio della Croce, Stato Pontificio, Bandita del Pelagone, Macchia Casella). Da notare il prospetto del 'paese diruto' di Scerpena nella porzione di Poggio Renaio, il Cerro dei Quattro Confini dove ha inizio il limite della porzione di Santa Barbera, l'indicazione del Mulinaccio diruto presso il fosso di confino di Montauto e della Piana del Frate sul confine della porzione della Castellaccia Controversa.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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