| | Titolo | Pianta Geometrica esistente nella Comunità di Grosseto, in luogo detto Pescina quaglia e Marrucheti bassi di proprietà dell'Opera, eseguita da me sotto scritto, d'ordine dell'Eccellentissimo Sig. D. Giovan Battista Zabagli Cancelliere Comunitativo questo dì 29 dicembre 1783 | Datazione | 1783, dicembre 29 | Autori | Flosi Giovanni Sebastiano, pubblico perito agrimensore | Scala grafica | pertiche 400 di braccia 6 l'una senesi | Scala numerica | 1:13714 | Altezza (mm) | 434 | Larghezza (mm) | 378 | Num.fogli/tavole | - | Tecnica | china e acquerello | Supporto | carta | Orientamento | nord in alto | Conservazione | buona | Archivio | Archivio di Stato di Grosseto | Fondo | Uffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto | Descrizione fondo | Questa Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica. | Serie | Alienazioni dei beni demaniali per vendita, livelli, concessioni delle Comunità, Spedali, Opere Pie | Titolo unità archivistica | Cancelleria di Grosseto. Vendite di Stabili diversi da 23 Marzo a 25 Xbre 1785. Filza VIII | Numero unità archivistica | 573 | Descrizione unità archivistica | - | Titolo sottounità archivistica | - | Descrizione sottounità archivistica | - | Numero carta | 88 | Annotazioni | Si tratta di una semplice pianta policroma dei terreni situati rispettivamente in contrada detta Pescina Quaglia e in contrada Marrucheti Bassi, spettanti per il suolo all'Opera della Cattedrale di Grosseto, mentre per il pascolo alla comunità di Grosseto.Sono riportati il terreno macchioso 'con marruche' (A) di moggia 9.16.55 1/2 che confina con l'Opera e la Propositura, il 'tenimento' di terra lavorativo (B) di moggia 16.7.17 posto in luogo detto il Quartaccio che confina con le proprietà degli eredi Boldrini, dell'Opera di San Pietro, del Borghesi e dei Minori Conventuali, un altro tenimento di terra lavorativa (C) di moggia 25.15.91 che confina con le proprietà della famiglia Boldrini, del Micheli, del Capitolo dei Canonici, della Cura di San Michele, del canonicato di Paglialunga, della cura di sant'Andrea e dei padri di San Francesco, del canonico Andrei, il terreno occupato dal Micheli (D) di moggia 1.9.88 1/2 con capanne, prato, aia, orto e lavorativo e il terreno preteso dal Capitolo (E) di staia 18.30 situato in prossimità del porto alla Vena. Si segnala anche l'angolo (F) in cui si trovano le capanne e una parte dell'aia del sig. Antonio Balleri. I terreni C, D, E sono segnati con il colore verde per indicare che si trovano nella contrada dei Marrucheti Bassi. Si riportano anche le strade di Barbanella, dei Marrucheti e del Porto alla Vena (o del Sostegno). Da notare anche il prospetto dell'abitato di Barbanella posto in alto al centro del foglio. | Redattore scheda | Cinzia Bartoli |
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