Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloPianta topografica dell'Andamento della nuova Regia Strada da Grosseto alla Barca dell'Alberese da restaurarsi nel primo tronco di già costruito nel MDCCCVI e MDCCCVII e da costruirsi di nuovo nel tronco successivo dal Ponte delle tre Aje sino a detto tragitto di Barca a norma dell'Andamento delineato in linee rosse colorito di giallo
Datazione[1815, dicembre 2]
AutoriCarraresi Pietro, ingegnere; Passerini Giacomo, ingegnere; Capretti Antonio
Scala graficapertiche 200 di braccia fiorentine 5 l'una
Scala numerica1:5840
Altezza (mm)294
Larghezza (mm)1340
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoUffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto
Descrizione fondoQuesta Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica.
SerieLavori stradali, idraulici, rurali e fabbricati
Titolo unità archivistica[Prospetti e minute per lavori da eseguirsi nella comunità di Orbetello 1816-1823]
Numero unità archivistica546
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta661
AnnotazioniLa pianta mostra l'andamento della nuova strada regia da Grosseto alla Barca dell'Alberese, la cui realizzazione viene considerata come un fattore di grande importanza per lo sviluppo del commercio, dell'agricoltura e dell'industria. Il primo tratto, che staccandosi dalla via del Sostegno giunge al ponte delle Tre Aie, deve essere restaurato (era stato realizzato fra il 1806 e il 1807), mentre il secondo tratto che giunge sino alla Barca dell'Alberese deve essere completamente costruito.Nella tavola viene riportata una parte della città di Grosseto con l'indicazione dei caseggiati, della piazza d'Arme e delle vie interne allle mura (delle Salaie, del Ghetto, Cittadina, del Seminario, del Gioco del Calcio). Si indicano anche le vie Circondaria (nella quale si trova lo 'Scorticatoio'), de' Barberi (dove si trova la Darsena), delle Vedove, de' Crespi, di Marina, e del Sostegno posta in prossimità del fosso Navigante. Oltre al tracciato della strada in progetto (giallo con doppia linea rossa), che attraversa la tenuta del Gramignaio, quella del Salcino e il Campo della Propositura di Grosseto, vengono riportate le altre strade esistenti (la vecchia strada, la strada di Marina, lo stradone della Voltina, la strada del Pozzino e lo stradone per abbeverare i Buoi presso la Pedata del Granduca), l'argine di difesa con l'indicazione del passaggio della vecchia strada, il fiume Ombrone, i fossi (fosso Martello, fosso di confine fra il Gramignaio e il Salcino e altri di minore entità), e le proprietà che si incontrano lungo il tragitto (Moschini, Bargagli, Micheli, Pierini). Nella tavola si trovano anche due sezioni di taglio della strada, rispettivamente fra il ponte e l'argine ed in golena ed una terza sezione di prospetto dell'ascesa e discesa dell'argine della vecchia strada. Da notare anche un percorso alternativo, segnalato con doppia linea tratteggiata, proposto nell'ultima sezione della strada.La data attribuita alla carta è quella riportata nella perizia a cui questa era originariamente allegata.La scala è di pertiche 200 di braccia fiorentine 5 l'una (= 100 mm) per il nuovo e il vecchio andamento della strada e di braccia fiorentine 10 (= 100 mm) per le sezioni.La carta è firmata dagli ingegneri Passerini, Carraresi e Capretti, mentre la perizia è firmata solo da Carraresi e Passerini. Si vedano anche le cc. 273v, 363r, 524/I, 524/II, 524/III, 524/IV, 524/V, 524/VI, filza 546.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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