Logo CArtografia STOrica REgionale
 
Titolo[Pianta generale della Strada Regia da Grosseto a Orbetello. Tavola IV]
Datazione[1819]
AutoriPasserini Giacomo
Scala graficabraccia fiorentine 2000
Scala numerica1:5043
Altezza (mm)600
Larghezza (mm)895
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoUffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto
Descrizione fondoQuesta Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica.
SerieLavori stradali, idraulici, rurali e fabbricati
Titolo unità archivistica[Prospetti e minute per lavori da eseguirsi nella comunità di Orbetello 1816-1823]
Numero unità archivistica546
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta524/V
AnnotazioniNella tavola viene riportato l'andamento di una sezione della quinta parte del terzo tronco della strada Regia da Grosseto ad Orbetello progettata da Giacomo Passerini. La quinta parte va dalle Quattro strade fino alla Torre delle Saline in prossimità del fiume Albegna, seguendo le vestigia dell'Antica Aurelia.Secondo l'ingegnere, per far fronte alle escrescenze dello stagno e alle inondazioni dell'Albegna, dal ponte della Peschiera di Fibbia fino al cancello presso la Torre delle Saline la strada deve essere rialzata e devono essere anche realizzati tre ponticelli per lasciare ' una comunicazione libera nei bassi punti per non formare ostacoli, che obblighino l'acqua a rialzarsi'. In questo tratto la nuova strada terrà un andamento parzialmente diverso rispetto al tracciato dell'Aurelia.Nella pianta il tracciato della strada in progetto viene indicato in giallo con una doppia linea rossa fino alla Peschiera di Fibbia, poi con una doppia linea nera fino alla Torre delle Saline, per segnalare appunto il distaccamento dall'antica Aurelia, il cui tracciato viene indicato in questo tratto con una sola linea rossa continua. Vengono inoltre riportati il tracciato della strada esistente da Grosseto ad Orbetello, la via che va alla Barca del Grazi, lo stagno, il fosso arginato della Peschiera, l'istmo della Giannella, il Mediterraneo e il fiume Albegna con l'indicazione del suo sbocco in mare.La data viene attribuita in base alla documentazione scritta.La carta viene attribuita a Giacomo Passerini che ha scritto la perizia.Si vedano anche le cc. 273v, 363r, 524/I, 524/II, 524/III, 524/IV, 524/VI, 661, filza 546.
Redattore schedaCinzia Bartoli
[Nuova ricerca]