Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloCarta ove è segnato di color carminio il tronco della Strada da Grosseto a Orbetello che fa soggetto della dicontro Memoria
Datazione[1823, aprile 29]
AutoriManetti Alessandro
Scala graficaassente
Scala numericaassente
Altezza (mm)300
Larghezza (mm)214
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoUffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto
Descrizione fondoQuesta Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica.
SerieLavori stradali, idraulici, rurali e fabbricati
Titolo unità archivistica[Prospetti e minute per lavori da eseguirsi nella comunità di Orbetello 1816-1823]
Numero unità archivistica546
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta273v
AnnotazioniSi tratta di un'accurata rappresentazione policroma che mostra l'andamento della strada da Grosseto ad Orbetello. Il primo tratto, compreso fra la porta di Grosseto e il fiume Osa, viene segnato in giallo, mentre quello compreso fra questo fiume ed Orbetello in rosso. Si indicano anche gli altri corsi d'acqua (Ombrone e Albegna), gli insediamenti (Alberese, Collecchio, Talamone, Talamone Vecchio, Barca del Grazi, Marsiliana), il tombolo della Feniglia e il lago di Burano. Da notare inoltre l'Argentario raffigurato a rilievo con l'indicazione di Porto Ercole, del forte Stella, del Monte Filippo, delll'Isola Rossa.La pianta è allegata ad una 'Memoria dell'Ingegnere Alessandro Manetti, sopra il Tronco della strada da Grosseto a Orbetello compresa fra la Porta di quest'ultima Città, e il Fiume Osa' nella quale viene fatta una valutazione sia sulla perizia relativa all'affare precedentemente compilata dall'ing. Giacomo Passerini, sia sui lavori fino a quel momento realizzati. II Manetti sostiene che la perizia 'è calcolata con giusti prezzi' e che 'il valore assegnato per la nuova costruzione della strada è discreto'. Nello stesso tempo però spiega che 'i rilievi fatti sulla detta Perizia sono per la maggior parte insussistenti ed erronei', aggiungendo poi che la massicciata, pur essendo stata realizzata con buon materiale presenta delle 'scarsità' e che i ponticelli e i muri sono di cattiva costruzione, tanto che l'Impresario è tenuto a ricostruirne una parte a sue spese.La data attribuita alla carta è quella riportata nella 'Memoria' del Manetti. Si vedano anche le cc. 363r, 524/I, 524/II, 524/III, 524/IV, 525/V, 525/VI, 661, filza 546.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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