Logo CArtografia STOrica REgionale
 
Titolo[Schizzo del Baluardo di Pitigliano e zone adiacenti]
Datazione[1823, agosto 7]
AutoriIncontri Stanislao, gonfaloniere
Scala graficaassente
Scala numericaassente
Altezza (mm)298
Larghezza (mm)207
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e matita
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoUffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto
Descrizione fondoQuesta Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica.
SerieAffari delle Comunità, delle Opere Pie ed Ecclesiastiche
Titolo unità archivisticaPitigliano. Cancelleria Comunitativa 1823
Numero unità archivistica505
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta356r
AnnotazioniSi tratta di un semplice schizzo a china e matita allegato alla lettera scritta dal gonfaloniere Stanislao Incontri al provveditore dell'Uffizio dei Fossi per denunciare la costruzione abusiva da parte di tale Giovanni Capitani detto Bepparello di un 'muro in calcina' lungo la strada che dalla Porta della Cittadella di Pitigliano conduce a san Francesco nel punto dove termina il baluardo. Il muro protraendosi in linea retta nell'andamento della strada ne provoca il ristringimento con grave danno alla viabilità. Il disegno raffigura il baluardo di Pitigliano con l'indicazione della piazza interna, della porta di ingresso, del ponte della porta Pretoria (?), delle varie proprietà e della zona adiacente con la piazza della Fonte di Pitigliano, della strada della Meleta, di quella del camposanto e di quella di san Francesco o di Sorano con il terrapieno (C), del muro costruito dal Capitani e della sua proprietà. La data attribuita alla carta è quella riportata nella documentazione scritta a cui è allegata.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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