Logo CArtografia STOrica REgionale
 
Titolo[Progetto per la costruzione di nuove case in sostituzione di quelle demolite in occasione del taglio del Masso di Sorano]
Datazione[1821, febbraio 18]
AutoriDoveri Alessandro, architetto
Scala graficabraccia 10
Scala numerica1:116
Altezza (mm)280
Larghezza (mm)434
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoUffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto
Descrizione fondoQuesta Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica.
SerieAffari delle Comunità, delle Opere Pie ed Ecclesiastiche
Titolo unità archivistica1801 Sorano. Rocca Vecchia ...
Numero unità archivistica472
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta295r-296v
AnnotazioniIl governo granducale incarica anche l'architetto senese Alessandro Doveri di effettuare un sopralluogo e verificare le condizioni della Rocca Vecchia di Sorano. Dopo un attento esame della situazione egli, a differenza dell'ingegnere Antonio Lapi, ritiene che il Masso si presenti in un assetto tale da far ipotizzare un imminente crollo, a causa delle continue infiltrazioni d'acqua e per la mancanza di una base sufficientemente estesa. In più tutte le grotte presenti sono state realizzate dagli abitanti ad uso di cantine, fienili, botteghe e abitazioni con assoluta irregolarità e senza i necessari sostegni.L'architetto propone quindi di procedere per prima cosa con il taglio e il consolidamento del Masso mediante la realizzazione di un muro di sostegno e in un secondo momento con la costruzione di un nuovo quartiere abitativo ai piedi di questo.Nella tavola sono riportati gli alzati e le piante del piano terreno e dei piani superiori dei 'due piccoli casamenti' da lui progettati, nei quali il Doveri combina economicamente dieci stanze cercando di dare una comoda distribuzione. L'undicesima stanza (perché undici erano quelle che componevano le varie casette smantellate per il taglio) formerà parte della casa di tale Giuseppe Camici e per questo non viene riportata in pianta.Il fabbricato indicato con la lettera A sarà costituto al piano terreno da tre stalle da assegnare ai sigg. Bandiera e Bacci, mentre al piano superiore da stanze ad uso abitativo da assegnare ai sigg. Gallozzi e Palloni. Il fabbricato indicato con la lettera B sarà invece costituito da quattro stanze ad uso abitativo, due al piano terreno e due al primo piano, da assegnare rispettivamente ai sigg. Palloni e Micheli e ai sigg. Santi e Pagliari.La spesa prevista per la realizzazione di questi due fabbricati ascende a £ 6903.16.10. Dopo aver consultato il matematico Pietro Ferroni assolutamente favorevole al progetto del Duranti, il granduca Ferdinado III nel maggio del 1820 approva i lavori. Questi avranno inizio nel luglio del 1820 e si protrarranno fino al 1822.La data attribuita alla carta è quella riportata nella relazione scritta dal Doveri. Si vedano anche le cc. 146v, 169r-170v, 172v-173r, 704 v, filza 472.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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