Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloDettaglio del Progetto poligonare per il partito da prendersi nella costruzione delle nuove Fabbriche di Sorano
Datazione[1804, aprile 6]
AutoriMassaini Giovanni
Scala graficabraccia fiorentine 60
Scala numerica1:580
Altezza (mm)309
Larghezza (mm)217
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoUffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto
Descrizione fondoQuesta Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica.
SerieAffari delle Comunità, delle Opere Pie ed Ecclesiastiche
Titolo unità archivistica1801 Sorano. Rocca Vecchia ...
Numero unità archivistica472
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta169r
AnnotazioniDopo la caduta della cresta tufacea della Rocca Vecchia (Masso Leopoldino) di Sorano, avvenuta il 13 febbraio 1801, che aveva provocato la distruzione di numerose abitazioni e la morte di una ventina di persone, l'ingegnere Massaini viene più volte incaricato di effettuare dei sopralluoghi per fare le adeguate valutazioni dei danni e determinare le modalità con cui scongiurare ulteriori pericoli. Nella perizia compilata il 6 aprile 1804, a cui la carta è allegata, considerando tutte le abitazioni poste intorno al Masso 'soggette al temuto pericolo di rovina', propone di costruire un nuovo quartiere abitativo nel piano contiguo alla porta del castello dalla parte della fortezza. Egli spiega inoltre che, a causa delle loro condizioni economiche, gli abitanti non sono in grado di costruire a proprie spese le nuove abitazione e che si rende pertanto indispensabile un intervento da parte del governo. Nella tavola viene riportato il primo dei due progetti da lui elaborati: alzati e piante del primo e secondo piano di due fabbricati a pianta semiottagonale. Il piano terreno è costituito da otto appartamenti bilocali (cucina, camera e stanzino), sedici stalle con altrettante stanzette 'per uso di tenere il fieno', altre sedici stanze da utilizzarsi come stalle o altri usi e quattro loggiati pubblici; il primo piano da sedici appartamenti bilocali, quattro trilocali (cucina, due camere e stanza di comodo) e quattro appartamenti quadrilocali (cucina, due camere, un salotto, stanzetta di comodo); il secondo piano da quattro appartamenti trilocali e quattro quadrilocali.Questo progetto 'poligonare' viene ritenuto più vantaggioso rispetto all'altro così detto 'circolare', in quanto 'più regolare, più semplice e di maggiore economia'. Sta di fatto comunque che, a causa degli elevati costi e delle vicende politico-economiche di quegli anni, il quartiere non viene realizzato.La data attribuita alla carta è quella riportata nella relazione.Si vedano anche le cc. 146v, 170v, 172v-173r, filza 472.
Redattore schedaCinzia Bartoli
[Nuova ricerca]