| | Titolo | [Pianta del nuovo camposanto di Roccastrada costruito dall'impresario capomastro Giuseppe Penni] | Datazione | [1788, marzo 26] | Autori | Flosi Giovanni Sebastiano | Scala grafica | assente | Scala numerica | assente | Altezza (mm) | 205 | Larghezza (mm) | 290 | Num.fogli/tavole | - | Tecnica | china e matita | Supporto | carta | Orientamento | assente | Conservazione | buona | Archivio | Archivio di Stato di Grosseto | Fondo | Uffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto | Descrizione fondo | Questa Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica. | Serie | Ordini di pagamento e mandati di entrata e uscita | Titolo unità archivistica | Ordini di Pagamento 1788 dal N° I al N° 400 | Numero unità archivistica | 245 | Descrizione unità archivistica | - | Titolo sottounità archivistica | - | Descrizione sottounità archivistica | - | Numero carta | 504r | Annotazioni | Si tratta della pianta del nuovo camposanto di Roccastrada costruito dall'impresario capomastro Giuseppe Penni, con l'indicazione della suddivisione interna in riquadri delimitati da due vialetti perpendicolari, del cancello di ingresso e della cappella e delle misure espresse in braccia. Nel rispetto di quanto stabilito in quegli anni dal governo granducale, il cimitero viene costruito, con forma quadrangolare e divisione interna, fuori dal centro abitato in un luogo asciutto e tale da evitare le esalazioni. Per la precisione, come si legge dalla relazione fatta da Cosimo Barsotti nell'ottobre del 1787, in un luogo dove esiste una cappellina diruta, che confina con i beni del sig. Santi Francini e del sig. Francesco Calisti in prossimità della strada maestra che conduce alla chiesa di Sant'Ansano. La data attribuita alla carta è quella riportata nella relazione scritta attinente alle spese per la realizzazione dei lavori, che ammontano a £ 2465.12.1.La carta viene attribuita all'ingegnere che ha firmato questa relazione. | Redattore scheda | Cinzia Bartoli |
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