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TitoloPianta Dimostrativa dell'andamento che dovrebbe tenere la nuova Strada da aprirsi dal Vado di Piatina nel Fiume Ombrone all'Osteria de' Cannicci nella Via Consolare Grossetana
Datazione[1806, novembre 4]
AutoriMassaini Giovanni, ingegnere
Scala graficaassente
Scala numericaassente
Altezza (mm)420
Larghezza (mm)528
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazioneottima
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoUffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto
Descrizione fondoQuesta Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica.
SerieMotupropri, memoriali, rescritti, disposizioni, suppliche e istanze
Titolo unità archivisticaFª XXXXIII. Rescritti da Gennaro a tutto Maggio 1807. T° p.mo (667)
Numero unità archivistica60
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta82
AnnotazioniE' in progetto la prosecuzione della strada montalcinese fino alla Regia Grossetana, fondamentale via di comunicazione per creare un collegamento fra la bassa Maremma e la Provincia Superiore Senese. La pianta mostra l'andamento del tratto di strada che deve essere realizzato nella Provincia Superiore Senese, che va dalla villa del poggio alle Mura (B) fino al punto dove si trova la barca della sig.ra Placidi (G), e quello che deve essere realizzato nella Provincia Inferiore, che dal pelago G dovrebbe giungere, passando dal vado di Piatina (F) e dal podere del Citernone (H), all'Osteria dei Cannicci e quindi collegarsi alla Regia Grossetana da dove parte anche la strada della Montagna che passa l'Ombrone sulla barca del Sasso. L'ingegnere Massaini riporta la possibile variazione (linee tratteggiate) che potrebbe assumere l'ultimo tratto della strada nella provincia superiore, giungendo al vado di Piatina, punto dove era situata la barca della Placidi. Si riporta anche un altro ipotetico andamento della nuova strada, che dalle Pieve di Sigismondo (A) giunge fino al pelago di Marcianella, dove alcuni abitanti avrebbero voluto situare una barca, e da qui prosegue fino al podere di Piatina (E) in prossimità del quale dovrebbe collegarsi all'altro tratto in progetto. Da notare la restituzione della vegetazione con l'uso di simboli e colori, l'indicazione dei fiumi Ombrone e Orcia che fanno da confine fra le due province, dei tre poderi del seminario, del podere Marcianella e dei centri abitati (Monte Antico e Sasso d'Ombrone) raffigurati a rilievo con caseggiato a simbolo.La data attribuita alla carta è quella riportata nella relazione a cui la carta era originariamente allegata.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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