Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloPianta del Pretorio di Pitigliano
Datazione[1797, aprile 28]
AutoriMassaini Giovanni
Scala graficabraccia fiorentine 45
Scala numerica1:120
Altezza (mm)480
Larghezza (mm)528
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoUffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto
Descrizione fondoQuesta Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica.
SerieMotupropri, memoriali, rescritti, disposizioni, suppliche e istanze
Titolo unità archivisticaFilza XXXIV. Rescritti, e Motupropri del 1797 (658)
Numero unità archivistica37
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta820 bis
AnnotazioniNella tavola sono raffigurate la piante del piano terreno (A), del primo piano (B) e di una parte del secondo piano (C) del Palazzo Pretorio di Pitigliano e del legnaio e carcere delle donne (D), con l'indicazione in rosso dei muri che devono essere costruiti.Il piano terreno è costituito da una quindicina di vani (archivio, stanza per gli esami, carceri segrete e pubbliche, stanza ad uso del corpo di guardia, cucina, camera e stanzino per il cancelliere), mentre il primo piano da una dodicina di vani che compongono i quartieri privati del cancelliere e del vicario. Poiché questi vengono considerati 'eccessivamente ristretti', il Massaini propone di occupare una parte del secondo piano 'per destinarlo per Comodo del Cancelliere', realizzando quattro camere un salotto, una cucina e una dispensa. Il piano inferiore può così rimanere per uso del vicario e della cancelleria, realizzando nella stanza n. II (che prima costituiva la sala d'udienza) due camere, nella vecchia camera del cancelliere una cucina, nella cucina del vicario una camera e nell'altra cucina l'archivio. A questo punto al piano terreno rimangono libere la stanza d'archivio e quella per gli esami, che possono essere ridotte a legnaio e carcere per le donne.La data attribuita alla carta è quella riportata nella perizia scritta dall'ing. Giovanni Massaini. Si veda anche la c. 560, filza 18.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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