| | Titolo | Pianta della Cappella della Madonna del SS.mo Rosario esistente fuori dal Castello di Monte Merano, nella quale si propone ricavarsi due sepolture per la Tumulazione dei Cadaveri del Castello Medesimo | Datazione | [1795, ottobre 24] | Autori | Boldrini Giovanni | Scala grafica | braccia fiorentine 40 | Scala numerica | 1:174 | Altezza (mm) | 205 | Larghezza (mm) | 299 | Num.fogli/tavole | - | Tecnica | china e acquerello | Supporto | carta | Orientamento | assente | Conservazione | buona | Archivio | Archivio di Stato di Grosseto | Fondo | Uffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto | Descrizione fondo | Questa Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica. | Serie | Motupropri, memoriali, rescritti, disposizioni, suppliche e istanze | Titolo unità archivistica | Filza X. Lettere della Real Segreteria di Stato, e di Finanze del 1795 e 1796 (86) | Numero unità archivistica | 32 | Descrizione unità archivistica | - | Titolo sottounità archivistica | - | Descrizione sottounità archivistica | - | Numero carta | 388r | Annotazioni | Poiché 'nelle adiacenze di Montemerano non vi è un luogo atto alla costruzione di un Campo Santo a sterro, per essere quei terreni ingombri di scogli', viene proposto di realizzare delle sepolture nella cappella della soppressa Compagnia del Rosario, di proprietà dell'arciprete Donati, situata fuori dall'abitato.Nella tavola sono riportati lo spaccato delle sepolture e la pianta della cappella con l'indicazione dei lavori che devono essere eseguiti.La cappella è costituita da una grande stanza con pavimento 'mattonato' suddivisa in tre spazi quadrati, di cui quello dove si trova l'altare ha un soffitto a volta, mentre gli altri due a tetto, coperto a scandole (assi di legno) e lavoro quadro (tegole in laterizio). Sono inoltre presenti due stanzette contigue che venivano utilizzate come sagrestia e stanza di servizio. Con delle linee tratteggiate vengono indicati i muri che, secondo la perizia dell'ing. Giovanni Boldrini, devono essere costruiti 'nell'andamento degli archi', mentre con il colore rosso sono segnati i finestroni che devono essere aperti. La spesa prevista per il lavoro è di £ 1385.La data attribuita alla carta è quella riportata nella perizia. | Redattore scheda | Cinzia Bartoli |
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