Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloPianta dimostrativa dell'Uffizio dei Fossi di Grosseto
Datazione[1784]
AutoriBoldrini Giovanni; Capretti Antonio
Scala graficaassente
Scala numericaassente
Altezza (mm)231
Larghezza (mm)360
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoUffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto
Descrizione fondoQuesta Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica.
SerieMotupropri, memoriali, rescritti, disposizioni, suppliche e istanze
Titolo unità archivisticaFilza IV. Lettere delle R. R. Segreterie di Stato e di Finanza e del R. Governo di Siena degli anni 1785 e 86 (80)
Numero unità archivistica17
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta205bis
AnnotazioniSi tratta della pianta del primo piano del palazzo sede dell'Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto, con l'indicazione delle misure delle pareti divisorie interne espresse in braccia e l'uso dei vani (segnati con i numeri 1-12) descritto nelle annotazioni poste a destra: scale e portone d'accesso, ingresso, sala, cassa, revisoria, andito, archivio, computisteria, stanza dei commessi, stanze del provveditore e luogo comune. Si precisa che le stanze al piano superiore (dell'Opera del Duomo) sono soffitte 'palchi morti' e quelle al piano inferiore sono costituite da botteghe di privati e cantine. Nella pianta si riportano inoltre le vie adiacenti: piazza davanti al Duomo, via di Colonnella e via del Macellaccio.La data viene attribuita in base alla documentazione scritta attinente all'affare.Sempre in base a tale documentazione la pianta viene attribuita a Giovanni Boldrini e Antonio Capretti.Si vedano anche le cc. 170v, 177v, 223v-224r, 268v-269r, filza 17, cc. 679ter v-680r, filza 31.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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