| | Titolo | Dimostrazione del luogo detto Fonte Fredda posta in corte di Batignano nel terzo del Pesciatino, richiesta dal Zazzaroni | Datazione | [1769] | Autori | Marchi Giulio | Scala grafica | assente | Scala numerica | assente | Altezza (mm) | 305 | Larghezza (mm) | 215 | Num.fogli/tavole | - | Tecnica | china | Supporto | carta | Orientamento | assente | Conservazione | buona | Archivio | Archivio di Stato di Grosseto | Fondo | Uffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto | Descrizione fondo | Questa Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica. | Serie | Motupropri, memoriali, rescritti, disposizioni, suppliche e istanze | Titolo unità archivistica | Filza I. Tenuta della Deputazione sopra li scoli. 1769 | Numero unità archivistica | 9 | Descrizione unità archivistica | - | Titolo sottounità archivistica | - | Descrizione sottounità archivistica | - | Numero carta | 105r | Annotazioni | Si tratta di un semplice schizzo realizzato a china di un appezzamento di terreno di 105 staia 'impadulito e macchioso', situato nel terzo del Pesciatino presso Batignano, richiesto da Francesco Zazzeroni per poterlo bonificare e ridurre a coltura, avvalendosi delle esenzioni e delle concessioni stabilite con il motuproprio del 9 febbraio 1769. Nel disegno si definisce la natura del terreno, distinguendolo in paludoso e macchioso (G) e in piccola parte sano e smacchiato (H). Si riportano inoltre le fosse che devono essere realizzate, con l'indicazione delle misure espresse in canne, e la strada dello sbirro (A) posta a lato della fossa maestra (B). Ottenuta la concessione lo Zazzaroni sarà tenuto a pagare £ 1.5 annue di erbatico per la presenza della piccola porzione di pascolo. La data viene attribuita in base alla documentazione scritta. | Redattore scheda | Cinzia Bartoli |
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