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TitoloPianta dimostrativa le terre del padule, de P.P. di S. Croce di Batignano
Datazione[1767]
AutoriMazzuoli Dionisio
Scala graficaassente
Scala numericaassente
Altezza (mm)198
Larghezza (mm)269
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoUffizio de' Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto
Descrizione fondoQuesta Magistratura fu istituita nel 1592 con il nome di Uffizio patrio de’ fossi, come organo periferico dei Quattro Conservatori. Nel 1694 per ragioni di cattiva amministrazione perse la propria autonomia, riacquistandola progressivamente fra il 1741 e il 1748. In seguito, con l’istituzione della Provincia Inferiore Senese (1766), l’Ufficio subì delle trasformazioni e, riassumendo in sé i poteri esercitati dai Quattro Conservatori, dai Regolatori e dalla Rota, divenne un organismo amministrativo, politico e giudiziario con il nome di Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni di Grosseto. Così riformato, ancora per problemi di cattiva amministrazione, nel 1772 l’ufficio subì un parziale ridimensionamento delle funzioni. Nel 1778 il governo arrivò ad abolire il Magistrato, lasciando però in carica l’ufficio con il compito di gestire le operazioni di alienazione ed allivellazione dei beni comunali e dei pascoli da affrancare. Nel 1781, con la nomina del Ferroni alla direzione dei lavori della grande bonifica maremmana, l’ufficio fu reintegrato nelle sue funzioni. Soppresso nel 1808 dall’amministrazione francese, fu poi ricostituito nel 1814, rimanendo in carica fino al 1825, quando fu istituita la Camera di Soprintendenza Comunitativa.
Anche se sono presenti alcuni documenti risalenti al 1559, si può dire che il fondo copre essenzialmente un arco temporale che va dal XVIII al XIX sec. e raccoglie la documentazione relativa alla contabilità, alle opere pie, agli affari degli ospedali, ai lavori pubblici ed ai pascoli doganali. Sono inoltre presenti sei atlanti relativi ai Circondari di Imposizione, in cui furono suddivisi fra il 1832 e il 1833 i corsi d’acqua delle pianure di Giuncarico, Montepescali, Buriano, Gavorrano e Scarlino, al fine di garantire un’adeguata conservazione e manutenzione dei lavori di bonifica.
SerieMotupropri, memoriali, rescritti, disposizioni, suppliche e istanze
Titolo unità archivisticaIstanze e Ricorsi di Comunità e particolari non decisi dal 1768 al 1770
Numero unità archivistica5
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta537bis r
AnnotazioniSi tratta di una piccola pianta policroma nella quale sono rappresentate le proprietà dei padri di Santa Croce di Batignano, costituite dal podere di Santa Lucia e dal Podere e terre del Padule (cedute dal sig. Verucci nel 1660), e quelle limitrofe, costituite dai terreni 'di più particolari', dalla Banditaccia (proprietà della comunità di Batignano), dai terreni Borzesi, Turchini e Franchi, con l'indicazione della strada di Montepescali, del torrente Salica, del Gorello del Molino e dei corsi d'acqua minori. In particolare vengono riportati il confine della giunta della Bandita (linea grigia) e quello del Podere del Padule (linea tratteggiata). La pianta viene realizzata dal perito Dionisio Mazzuoli su incarico dei Padri Agostiniani in seguito ad una controversia con la comunità di Batignano, relativa ad alcune questioni di confine. La data viene attribuita in base alla documentazione scritta attinente all'affare. Si veda anche la c. 544r, filza 5.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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