Logo CArtografia STOrica REgionale
 
Titolo[Pianta del terreno di proprietà dei fratelli Bancalà, con l'indicazione di una porzione da loro impropriamente occupata alla Comunità dell'Isola del Giglio]
Datazione[1837]
AutoriAnonimo
Scala graficaassente
Scala numericaassente
Altezza (mm)304
Larghezza (mm)210
Num.fogli/tavole315
Tecnicachina e matita
Supportocarta
Orientamentonord-est in alto
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoCamera di Soprintendenza Comunitativa
Descrizione fondoLa Camera di Soprintendenza Comunitativa fu istituita con il motuproprio del 1 novembre 1825, assumendo tutte le competenze dell’Uffizio dei Fossi e delle Coltivazioni, e rimase in vigore fino al 1848, quando con il motuproprio del 9 marzo fu istituita la Prefettura Granducale. Trattandosi di un ufficio amministrativo con molteplici compiti, il fondo raccoglie una vasta documentazione relativa ad istruzioni e regolamenti, rapporti, contabilità, affari dei comuni, degli ospedali, delle opere pie e di quelle ecclesiastiche, contratti e pascoli doganali. Tale materiale, che copre un arco temporale che va dal XVIII al XIX secolo, presenta molte commistioni con i fondi “Commissario della Provincia Inferiore Senese”, “Ispettore del Compartimento di Grosseto” e “Prefettura Granducale Preunitaria di Grosseto”. Numerosi sono i progetti e le cartografie prodotte dal Corpo degli Ingegneri di Acque e Strade.
SerieAffari diversi
Titolo unità archivistica-
Numero unità archivistica285
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica1838 R. Camera. Dal N° 271 al N° 340
Descrizione sottounità archivistica-
Numero cartas.n.
AnnotazioniSi ritiene che nel 1819 il sig. Giovan Battista Bancalà abbia occupato impropriamente una parte del terreno boschivo appartenente alla comunità dell'Isola del Giglio, mediante la costruzione di un muro. Per dimostrare il fatto è però necessario riuscire a trovare documenti e testimoni che attestino l'effettiva proprietà della Comunità, prima della realizzazione del muro. Nella schematica pianta policroma il terreno, in seguito ereditato dai fratelli Antonio e Pietro Bancalà, viene indicato con la lettera A ed ombreggiato in marrone, mentre il terreno boschivo occupato viene segnato con la lettera B ed ombreggiato in grigio. La linea -dc- è la linea di confine che doveva essere rispettata, mentre la linea -ab- è quella lungo la quale è stato costruito il muro in questione. Come si apprende dalle annotazioni poste sotto al disegno, la linea -edf- è invece la valle maestra che attraversa tutto il terreno e riceve la 'vallicella' -dc-. Nelle annotazioni si dice anche che il terreno in questione è di circa 1 staia ed è valutato in £ 240, ed infine che lungo le linee -ad- e -dc- vi sarebbero vari testimoni in grado di affermare che un tempo potevano riscontrarsi 'delle croci di confino fra Bancalà e Comune, oggi però alterate, e tolte maliziosamente dai Bancalà'. La data viene attribuita in base alla documentazione attinente all'affare. La carta non è numerata ed è contenuta all'interno della pratica n. 285 della filza 315. Sull'Isola del Giglio si vedano anche la c. 293r, filza 92, la c. 19r (pratica n. 43), filza 390 e infine la c. 19r (pratica n. 15), filza 395.
Redattore schedaCinzia Bartoli
[Nuova ricerca]