| | Titolo | Pianta Dimostrativa di una rete di strade per mettere in comunicazione fra loro e coi luoghi di smercio tutte le Miniere di Val di Bruna | Datazione | [1860] | Autori | Anonimo | Scala grafica | miglia 5 | Scala numerica | 1:50091 | Altezza (mm) | 690 | Larghezza (mm) | 773 | Num.fogli/tavole | 107 | Tecnica | china | Supporto | carta telata | Orientamento | assente | Conservazione | discreta | Archivio | Archivio di Stato di Grosseto | Fondo | Acque e Strade | Descrizione fondo | Il fondo raccoglie il materiale documentario e cartografico prodotto nel 1800 dal Corpo degli Ingegneri di Acque e Strade. Questo corpo, istituito con il motuproprio del 1 novembre del 1825, era composto dal Consiglio degli Ingegneri (organo di governo), dagli ingegneri ispettori e sottoispettori di compartimento e dagli ingegneri di circondario. Con altro motuproprio del 1 novembre 1825 il territorio granducale veniva infatti suddiviso in cinque compartimenti, a loro volta suddivisi in un numero variabile di circondari (37 in totale) composti da più comunità e distinti in cinque classi. Nel compartimento di Grosseto risultavano inizialmente tre circondari: Grosseto, Arcidosso ed Orbetello, rispettivamente di seconda, quarta e quinta classe. Questi vennero però progressivamente aumentando fino ad arrivare a dieci nel 1846. All’ingegnere ispettore, che risiedeva presso la Camera di Soprintendenza Comunitativa, spettava la realizzazione di molti progetti, fra cui quelli relativi alle strade regie e provinciali, e naturalmente il controllo dell’esecuzione dei lavori. Egli aveva inoltre il compito di verificare l’operato degli ingegneri di circondario, ai quali spettavano il controllo dei lavori comunitativi e di alcuni lavori stradali, e le visite periodiche di accertamento sullo stato dei fiumi, dei torrenti, dei fossi e degli scoli delle campagne. Nel 1849 nell’ambito del riassetto amministrativo del territorio granducale, che vide l’istituzione della Prefettura, di due nuovi compartimenti e dei distretti (in seguito all’abolizione dei circondari), gli ingegneri ispettori e quelli di circondario furono sostituiti dagli ingegneri in “in capo” e dagli ingegneri “distrettuali”, che operarono fino all’istituzione del Corpo Reale del Genio Civile del Regno d’Italia (25 luglio 1861), all’interno del quale furono soppressi tutti i titoli, i gradi e le distinzioni del personale che componevano il Corpo degli Ingegneri. | Serie | Ispezione di Acque e Strade | Titolo unità archivistica | Prefettura di Grosseto. Oggetto dell'affare Indennità Per occupazioni di suolo | Numero unità archivistica | IV | Descrizione unità archivistica | - | Titolo sottounità archivistica | Strada Carbonifera di Montemassi. Costruzione indennità agli Espropriati | Descrizione sottounità archivistica | - | Numero carta | s.n. | Annotazioni | Rappresentazione ad acquerello e china della pianta del territorio della Val di Bruna con l'indicazione della rete idrica e stradale. I rappresentanti di alcune società proprietarie delle miniere aperte nel territorio di Massa Marittima, chiedono che il Regio Governo ordini la costruzione, a spese della pubblica Finanza, di alcuni tronchi di strada che, diramandosi dalla strada che dalla Regia Emilia si dirige a Massa Marittima, dovrebbero mettere in comunicazione le miniere stesse sia con la nuova strada che con la città di Massa. Secondo il Giorgini incaricato di valutare l'affare, la costruzione di questi tratti di strada indicati in pianta con delle linee rosse punteggiate e le lettere BCOD, CG, BEF, è essenzialmente destinato al servizio delle miniere, e quindi ritiene che aderire ad una simile richiesta significhebbe per il Governo aderire anche ad altre future richieste del genere, rendendolo una sorta di obbligo. Anche la strada di Montemassi è stata progettata nell'interesse degli stabilimenti di Follonica e costruita a spese della Regia Finanza, ma si tratta di stabilimenti di proprietà del Governo e di una strada che potrebbe risultare utile anche alle altre miniere. La costruzione di questi tratti di strada risulterebbe inoltre molto costosa, sia perché attraverserebbero un territorio montuso, sia per la richiesta di di costruirle con la condizione di potervi in seguito stabilire un doppio binario di rotaie. L'unico tratto di strada che per il Giorgini potrebbe essere preso in considerazione, in quanto in grado di stabilire una più rapida comunicazione fra Grosseto e Massa Marittima sarebbe quello BCOD. Per questo potrebbe essere considerato come provinciale e dopo l'adesione da parte delle comunità, queste ultime dovrebbero sostenerne le spese di costruzione e mantenimento.La data viene attribuita in base alla documentazione scritta relativa all'affare.La carta e la relativa documentazione scritta sono inserite all'interno del fascicolo con titolo 'Strada Carbonifera di Montemassi. Corrispondenza. Anno 1860', contenuto nell'iserto IV.Si vedano anche l'altra carta non numerata, contenuta nello stesso fascicolo e la carta non numerata, inserto VII, filza 93. Si vedano inoltre la carta non numerata, inserto III, e l'altra carta non numerata inserita all'interno di un fascicolo posto fra l'inserto III e IV, filza 107. | Redattore scheda | Cinzia Bartoli |
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