Logo CArtografia STOrica REgionale
 
Titolo[Pianta del territorio della Val di Bruna comprendente la comunità di Roccastrada, Gavorrano e Massa Marittima]
Datazione[1860, settembre 7]
AutoriGalliani Pietro
Scala graficaassente
Scala numericaassente
Altezza (mm)304
Larghezza (mm)415
Num.fogli/tavole107
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoAcque e Strade
Descrizione fondoIl fondo raccoglie il materiale documentario e cartografico prodotto nel 1800 dal Corpo degli Ingegneri di Acque e Strade. Questo corpo, istituito con il motuproprio del 1 novembre del 1825, era composto dal Consiglio degli Ingegneri (organo di governo), dagli ingegneri ispettori e sottoispettori di compartimento e dagli ingegneri di circondario. Con altro motuproprio del 1 novembre 1825 il territorio granducale veniva infatti suddiviso in cinque compartimenti, a loro volta suddivisi in un numero variabile di circondari (37 in totale) composti da più comunità e distinti in cinque classi. Nel compartimento di Grosseto risultavano inizialmente tre circondari: Grosseto, Arcidosso ed Orbetello, rispettivamente di seconda, quarta e quinta classe. Questi vennero però progressivamente aumentando fino ad arrivare a dieci nel 1846. All’ingegnere ispettore, che risiedeva presso la Camera di Soprintendenza Comunitativa, spettava la realizzazione di molti progetti, fra cui quelli relativi alle strade regie e provinciali, e naturalmente il controllo dell’esecuzione dei lavori. Egli aveva inoltre il compito di verificare l’operato degli ingegneri di circondario, ai quali spettavano il controllo dei lavori comunitativi e di alcuni lavori stradali, e le visite periodiche di accertamento sullo stato dei fiumi, dei torrenti, dei fossi e degli scoli delle campagne. Nel 1849 nell’ambito del riassetto amministrativo del territorio granducale, che vide l’istituzione della Prefettura, di due nuovi compartimenti e dei distretti (in seguito all’abolizione dei circondari), gli ingegneri ispettori e quelli di circondario furono sostituiti dagli ingegneri in “in capo” e dagli ingegneri “distrettuali”, che operarono fino all’istituzione del Corpo Reale del Genio Civile del Regno d’Italia (25 luglio 1861), all’interno del quale furono soppressi tutti i titoli, i gradi e le distinzioni del personale che componevano il Corpo degli Ingegneri.
SerieIspezione di Acque e Strade
Titolo unità archivisticaPrefettura di Grosseto. Oggetto dell'affare Indennità Per occupazioni di suolo
Numero unità archivisticaIV
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivisticaStrada Carbonifera di Montemassi. Costruzione indennità agli Espropriati
Descrizione sottounità archivistica-
Numero cartas.n.
AnnotazioniRappresentazione ad acquerello e china della pianta del territorio della val di Bruna, che comprende la comunità di Roccastrada, Gavorrano e Massa Marittima, con l'indicazione della rete idrica e stradale. Il Consiglio compartimentale di Grosseto ordina al Galliani di emettere un parere sulla costruzione della strada che dalla Regia Emilia, presso il Gabbriellaccio, dovrebbe dirigersi a Massa Marittima. Il Gallliani è convinto che la costruzione di questa strada possa favorire lo sviluppo commerciale del territorio e che per questo dovrebbe avere carattere di provinciale.Nella pianta sono riportati sia il tracciato della strada carbonifera in costruzione, indicato con una linea rossa e le lettere ARST, che quello della strada che si dirige a Massa Marittima, che dovrebbe staccarsi dalla Regia Emilia nel punto B vicino alla Casetta Caramassi, presso il Gabriellaccio e giungere in C presso la Caldaja. A questo punto la nuova strada può proseguire verso le miniere delle capanne vecchie seguendo l'andamento COR, tenendo da O a R l'andamento OPR o ODR. Questa strada sarebbe di fondamentale importanza dal punto di vista economico poiché metterebbe in comunicazione le diverse miniere presenti nella zona e tanto più si accrescerebbe la sua importanza se ad essa venisse collegata la provinciale di n° 26 da Poggibonsi a Follonica eliminando però il tratto in salita DR, detto di 'schiantapetto'. Se si dà alla strada l'andamento OPR, può attaccarsi nel punto M e giungere fino ad N. Se invece, si sviluppa la strada secondo il tracciato ODR, la provinciale si attaccherebbe nel punto D sviluppando il percorso DHH'.Un'altra ipotesi è quella di seguire dal punto C l'andamento CG, collegarsi alla strada della Castellaccia e quindi alla provinciale. Si tratterebbe di un tracciato che richiederebbe minori spese di costruzione, ma che viene valutato poco utile dal punto di vista economico-territoriale. La data attribuita alla carta è quella riportata nel documento a cui questa è allegata. La carta viene attribuita all'ingegnere che ha firmato il documento. La carta e il documento scritto sono inseriti all'interno del fascicolo con titolo 'Strada Carbonifera di Montemassi. Corrispondenza. Anno 1860', contenuto nell'iserto IV. Si vedano anche l'altra carta non numerata, contenuta nello stesso fascicolo e la carta non numerata, inserto VII, filza 93. Si vedano inoltre la carta non numerata, inserto III, e l'altra carta non numerata inserita all'interno di un fascicolo posto fra l'inserto III e IV, filza 107.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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