Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloAlzato del Ponte di muramento sul Fiume Pecora al passo della Via Naz.le Emilia
Datazione1862, settembre 16
AutoriNiccoli Gaetano
Scala graficametri 20
Scala numerica1:75
Altezza (mm)422
Larghezza (mm)565
Num.fogli/tavole90
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoAcque e Strade
Descrizione fondoIl fondo raccoglie il materiale documentario e cartografico prodotto nel 1800 dal Corpo degli Ingegneri di Acque e Strade. Questo corpo, istituito con il motuproprio del 1 novembre del 1825, era composto dal Consiglio degli Ingegneri (organo di governo), dagli ingegneri ispettori e sottoispettori di compartimento e dagli ingegneri di circondario. Con altro motuproprio del 1 novembre 1825 il territorio granducale veniva infatti suddiviso in cinque compartimenti, a loro volta suddivisi in un numero variabile di circondari (37 in totale) composti da più comunità e distinti in cinque classi. Nel compartimento di Grosseto risultavano inizialmente tre circondari: Grosseto, Arcidosso ed Orbetello, rispettivamente di seconda, quarta e quinta classe. Questi vennero però progressivamente aumentando fino ad arrivare a dieci nel 1846. All’ingegnere ispettore, che risiedeva presso la Camera di Soprintendenza Comunitativa, spettava la realizzazione di molti progetti, fra cui quelli relativi alle strade regie e provinciali, e naturalmente il controllo dell’esecuzione dei lavori. Egli aveva inoltre il compito di verificare l’operato degli ingegneri di circondario, ai quali spettavano il controllo dei lavori comunitativi e di alcuni lavori stradali, e le visite periodiche di accertamento sullo stato dei fiumi, dei torrenti, dei fossi e degli scoli delle campagne. Nel 1849 nell’ambito del riassetto amministrativo del territorio granducale, che vide l’istituzione della Prefettura, di due nuovi compartimenti e dei distretti (in seguito all’abolizione dei circondari), gli ingegneri ispettori e quelli di circondario furono sostituiti dagli ingegneri in “in capo” e dagli ingegneri “distrettuali”, che operarono fino all’istituzione del Corpo Reale del Genio Civile del Regno d’Italia (25 luglio 1861), all’interno del quale furono soppressi tutti i titoli, i gradi e le distinzioni del personale che componevano il Corpo degli Ingegneri.
SerieIspezione di Acque e Strade
Titolo unità archivistica-
Numero unità archivisticaVII
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivisticaPerizie dei Lavori Regi compilate negli Anni 1857-1858-1859-1860
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta87
AnnotazioniAccurata rappresentazione realizzata ad acquerello e china, dell'alzato del ponte in muratura sul fiume Pecora al passo della via Nazionale Emilia, e della pianta del piano stradale e delle fondamenta dei muri. Nella relativa perizia contenuta nell'inserto VII, si parla di supplire all'inconveniente delle alterazioni del ponte, non mediante la costruzione di un pilastro centrale, come era stato inizialmente proposto, ma di contrafforti ben collegati al muro delle fiancate, in grado di far fronte alla spinta prodotta dalla volta sulle relative spalle del ponte, come stabilito dal Consiglio Superiore dei lavori pubblici il 22 maggio 1862. Per il solido impianto di questi contrafforti si costruirà al di sotto di essa una palizzata composta di pali di pino, ognuno dei quali avrà una punta di ferro a quattro ali. I pali saranno disposti in cinque file parallele al corso del fiume. Ciascuna fila si comporrà di tre pali, ma nella prima a partire dalla fiancata del ponte i pali saranno doppi. Alle teste dei pali si poseranno due ordini di 'rombe' che si incroceranno fra loro a squadra e a graticcio e saranno unite fra loro e ai pali con delle chiavarde. Lo spazio fra i due piani delle rombe sarà riempito con sasso e smalto di calce. Per collegare i muri di accompagnamento alle fiancate si praticheranno dei tagli, di cui il primo alla base dei muri di accompagnamento e gli altri lungo tutta l'altezza dei muri. I muri saranno rivestiti nella parte visibile con delle 'bozzette' lisce di travertino poste in file orizzontali, come le fiancate. In essi saranno praticate delle fessure disposte in file parallele orizzontali per lo scolo delle acque. I parapetti dovranno essere ricostruiti e protratti sui muri di accompagnamento, mantenendoli all'altezza di quelli esistenti. Terminati questi lavori, si procederà alla ricostruzione del piano stradale e della massicciata. Nel disegno dell'alzato i muri di accompagnamento e il prolungamento dei parapetti sono indicati in rosso. La carta è segnata come tav. I. La perizia relativa all'affare originariamente riportava la data 16 settembre 1862 (come la carta), successivamente corretta con la data 29 novembre 1862. Si veda la c. 108, inserto VIII, filza 90. Si vedano inoltre le cc. 34-38, inserto I, c. 48, 51, inserto IV, c. 60, inserto V, c. 70, inserto VI, c. 110, inserto VIII, c. 238, inserto XIII, filza 90.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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