Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloPonte sul Fiume Fiora
Datazione[1860, agosto 24]
AutoriCitti Olinto
Scala graficabraccia 50
Scala numerica1:109
Altezza (mm)458
Larghezza (mm)720
Num.fogli/tavole-
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoAcque e Strade
Descrizione fondoIl fondo raccoglie il materiale documentario e cartografico prodotto nel 1800 dal Corpo degli Ingegneri di Acque e Strade. Questo corpo, istituito con il motuproprio del 1 novembre del 1825, era composto dal Consiglio degli Ingegneri (organo di governo), dagli ingegneri ispettori e sottoispettori di compartimento e dagli ingegneri di circondario. Con altro motuproprio del 1 novembre 1825 il territorio granducale veniva infatti suddiviso in cinque compartimenti, a loro volta suddivisi in un numero variabile di circondari (37 in totale) composti da più comunità e distinti in cinque classi. Nel compartimento di Grosseto risultavano inizialmente tre circondari: Grosseto, Arcidosso ed Orbetello, rispettivamente di seconda, quarta e quinta classe. Questi vennero però progressivamente aumentando fino ad arrivare a dieci nel 1846. All’ingegnere ispettore, che risiedeva presso la Camera di Soprintendenza Comunitativa, spettava la realizzazione di molti progetti, fra cui quelli relativi alle strade regie e provinciali, e naturalmente il controllo dell’esecuzione dei lavori. Egli aveva inoltre il compito di verificare l’operato degli ingegneri di circondario, ai quali spettavano il controllo dei lavori comunitativi e di alcuni lavori stradali, e le visite periodiche di accertamento sullo stato dei fiumi, dei torrenti, dei fossi e degli scoli delle campagne. Nel 1849 nell’ambito del riassetto amministrativo del territorio granducale, che vide l’istituzione della Prefettura, di due nuovi compartimenti e dei distretti (in seguito all’abolizione dei circondari), gli ingegneri ispettori e quelli di circondario furono sostituiti dagli ingegneri in “in capo” e dagli ingegneri “distrettuali”, che operarono fino all’istituzione del Corpo Reale del Genio Civile del Regno d’Italia (25 luglio 1861), all’interno del quale furono soppressi tutti i titoli, i gradi e le distinzioni del personale che componevano il Corpo degli Ingegneri.
SerieIspezione di Acque e Strade
Titolo unità archivisticaPerizie dei Lavori Regi compilate negli Anni 1857-1858-1859-1860
Numero unità archivistica90
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivistica-
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta480
AnnotazioniLa ricostruzione del ponte sul fiume Fiora al passo della provinciale n° 22 dalla Regia Romana all'Aurelia è stata oggetto di vari e controversi studi tecnico-economici. La Direzione Generale di Acque e Strade con Ufficiale del 15 giugno del 1860 ordina che si provveda alla compilazione di una 'perizia di dettaglio' dei lavori occorrenti alla ricostruzione del ponte, secondo il progetto Mazzanti del 29 settembre 1859 e le modifiche proposte dal Lombard nel rapporto del 22 febbraio 1860. Nel foglio sono riportati, con accurati disegni a colori realizzati ad acquerello e china, l'alzato del nuovo ponte da costruirsi al posto di quello rovinato nell'ottobre del 1857, la pila del ponte di servizio, la pianta del piano stradale e quella delle fondazioni. Secondo il progetto Mazzanti il ponte deve avere una sola arcata, deve essere largo 32,683 m, lungo fra testa e testa 6,428 m ed alto dalla risega del fondamento del piano stradale 17,713 m. Il ponte deve essere inoltre corredato di muri di accompagnamento, che in cresta saranno corredati di una fascia di travertino trattata a scalpello e martellina. Per alleggerire i muri nel tratto dove detengono una maggiore altezza saranno costruite delle volte di scarico in mattoni. Le facce visibili dal ponte saranno rivestite di bozzette lisce di travertino trattate a scalpellino e martellina. Le modifiche proposte dal Lombard riguardano l'aggiunta dei mezzi squarcia-acque rotondi e quelli prolungati in rettifilo, per i quali non essendo sufficienti le platee di fondazioni previste dal progetto Mazzanti, è necessario procedere alla fondazione dell'area superficiale occorrente per il loro imbasamento. Anche gli squarcia-acque saranno rivestiti nelle facce visibili di bozze bugnate di travertino e coronati da un fascione a testa quadra di travertino. Quelli a rettifilo saranno prolungati lungo i muri di accompagnamento. La data attribuita alla carta è quella riportata nella perizia in cui questa è inserita. La carta viene attribuita all'ingegnere che ha firmato la perizia. La scala è di metri 20 (= 224 mm) e di braccia 50 (= 265 mm).
Redattore schedaCinzia Bartoli
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