Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloComunità di Monte Argentario. Sez. N di Porto S. Stefano
Datazione[1855]
AutoriAnonimo
Scala grafica1:1250
Scala numericaassente
Altezza (mm)303
Larghezza (mm)450
Num.fogli/tavole79
Tecnicamatita
Supportocarta lucida
Orientamentonord in alto
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoAcque e Strade
Descrizione fondoIl fondo raccoglie il materiale documentario e cartografico prodotto nel 1800 dal Corpo degli Ingegneri di Acque e Strade. Questo corpo, istituito con il motuproprio del 1 novembre del 1825, era composto dal Consiglio degli Ingegneri (organo di governo), dagli ingegneri ispettori e sottoispettori di compartimento e dagli ingegneri di circondario. Con altro motuproprio del 1 novembre 1825 il territorio granducale veniva infatti suddiviso in cinque compartimenti, a loro volta suddivisi in un numero variabile di circondari (37 in totale) composti da più comunità e distinti in cinque classi. Nel compartimento di Grosseto risultavano inizialmente tre circondari: Grosseto, Arcidosso ed Orbetello, rispettivamente di seconda, quarta e quinta classe. Questi vennero però progressivamente aumentando fino ad arrivare a dieci nel 1846. All’ingegnere ispettore, che risiedeva presso la Camera di Soprintendenza Comunitativa, spettava la realizzazione di molti progetti, fra cui quelli relativi alle strade regie e provinciali, e naturalmente il controllo dell’esecuzione dei lavori. Egli aveva inoltre il compito di verificare l’operato degli ingegneri di circondario, ai quali spettavano il controllo dei lavori comunitativi e di alcuni lavori stradali, e le visite periodiche di accertamento sullo stato dei fiumi, dei torrenti, dei fossi e degli scoli delle campagne. Nel 1849 nell’ambito del riassetto amministrativo del territorio granducale, che vide l’istituzione della Prefettura, di due nuovi compartimenti e dei distretti (in seguito all’abolizione dei circondari), gli ingegneri ispettori e quelli di circondario furono sostituiti dagli ingegneri in “in capo” e dagli ingegneri “distrettuali”, che operarono fino all’istituzione del Corpo Reale del Genio Civile del Regno d’Italia (25 luglio 1861), all’interno del quale furono soppressi tutti i titoli, i gradi e le distinzioni del personale che componevano il Corpo degli Ingegneri.
SerieIspezione di Acque e Strade
Titolo unità archivisticaAnno 1855. Mese di Dicembre. Corrispondenza colla Prefettura
Numero unità archivisticas.n.
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivisticaCorrispondenza colla Prefettura dal 1° Gennaio al 31 Dicembre 1855
Descrizione sottounità archivistica-
Numero cartas.n.
AnnotazioniRappresentazione a matita su carta lucida della pianta di Porto Santo Stefano. La pianta è allegata ad una lettera nella quale si avanzano delle ipotesi relative all'ubicazione che deve essere data alla nuova chiesa. I siti ipotizzati sono tre: due adiacenti al porto ed uno posto all'estremità orientale del paese. Quest'ultimo sito è ritenuto il più adatto sia dal punto di vista pratico che economico, in quanto si andrebbe ad occupare una porzione di terreno adiacente alla strada maestra, il cui acquisto sarebbe relativamente costoso e nel quale è presente solo una piccola casa da demolire. La carta è estratta dal catasto: si tratta della copia di parte della sezione N (di Santo Stefano) del catasto datata 1890 e non 1855 come invece è datata la lettera a cui si trova allegata. La carta viene comunque datata 1855, tenendo presente che in quel periodo i frazionamenti risultanti nel foglio catastale potevano già essere stati effettuati. Poiché la carta è estratta dal catasto la scala è di braccia quadre per le aree e metrica per le distanze. La proporzione è di 1:1250. La carta non è numerata ed è inserita all'interno di una lettera datata 10 ottobre 1855, contenuta nell'ultimo inserto della filza 79. L'inserto non è numerato.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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