Logo CArtografia STOrica REgionale
 
TitoloProfilo di Livellazione della Via Provinciale di Porto S. Stefano dal Ponte della peschiera di Nassa, all'ultima scesa presso il Valle
Datazione[1858, marzo 22]
AutoriSarcoli Pietro
Scala graficaassente
Scala numericaassente
Altezza (mm)293
Larghezza (mm)430
Num.fogli/tavole78
Tecnicachina e acquerello
Supportocarta
Orientamentoassente
Conservazionebuona
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoAcque e Strade
Descrizione fondoIl fondo raccoglie il materiale documentario e cartografico prodotto nel 1800 dal Corpo degli Ingegneri di Acque e Strade. Questo corpo, istituito con il motuproprio del 1 novembre del 1825, era composto dal Consiglio degli Ingegneri (organo di governo), dagli ingegneri ispettori e sottoispettori di compartimento e dagli ingegneri di circondario. Con altro motuproprio del 1 novembre 1825 il territorio granducale veniva infatti suddiviso in cinque compartimenti, a loro volta suddivisi in un numero variabile di circondari (37 in totale) composti da più comunità e distinti in cinque classi. Nel compartimento di Grosseto risultavano inizialmente tre circondari: Grosseto, Arcidosso ed Orbetello, rispettivamente di seconda, quarta e quinta classe. Questi vennero però progressivamente aumentando fino ad arrivare a dieci nel 1846. All’ingegnere ispettore, che risiedeva presso la Camera di Soprintendenza Comunitativa, spettava la realizzazione di molti progetti, fra cui quelli relativi alle strade regie e provinciali, e naturalmente il controllo dell’esecuzione dei lavori. Egli aveva inoltre il compito di verificare l’operato degli ingegneri di circondario, ai quali spettavano il controllo dei lavori comunitativi e di alcuni lavori stradali, e le visite periodiche di accertamento sullo stato dei fiumi, dei torrenti, dei fossi e degli scoli delle campagne. Nel 1849 nell’ambito del riassetto amministrativo del territorio granducale, che vide l’istituzione della Prefettura, di due nuovi compartimenti e dei distretti (in seguito all’abolizione dei circondari), gli ingegneri ispettori e quelli di circondario furono sostituiti dagli ingegneri in “in capo” e dagli ingegneri “distrettuali”, che operarono fino all’istituzione del Corpo Reale del Genio Civile del Regno d’Italia (25 luglio 1861), all’interno del quale furono soppressi tutti i titoli, i gradi e le distinzioni del personale che componevano il Corpo degli Ingegneri.
SerieIspezione di Acque e Strade
Titolo unità archivisticaStrada Provinciale dalla Rª. Aurelia a Porto S. Stefano. Cantone II di Porto S. Stefano. Relazione e Perizia per la riduzione del piano stradale nella salita del Forte S. Liberata, nella salita e scesa del Cocomero, e nella scesa del Forte i Tre Natali, oppure in tutto il tratto compreso dai Ponti della Peschiera di Nassa all'ultima scesa preso il Valle. Redatta dall'Ingegnere distrettuale di Pitigliano nel dì ventinove Marzo 1858
Numero unità archivisticaLXIII
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivisticaPerizie di lavori di strade provinciali compilate dagli Ingegneri Distrettuali ed accollati negli anni 1854-1855-1856-1857 e 1858
Descrizione sottounità archivistica-
Numero carta14
AnnotazioniRappresentazione ad acquerello e china del profilo di livellazione della via provinciale di Porto S. Stefano dal ponte della peschiera di Nassa, all'ultima scesa presso il Valle. Il profilo longitudinale e le sezioni trasversali ad esso allegate (C. 15) mostrano i lavori di riduzione e correzione che devono essere eseguiti nella strada provinciale dall'Aurelia a Porto S. Stefano, nel tratto compreso fra i Ponti della peschiera di Nassa e l'ultima scesa presso il Valle. Si tratta di lavori necessari a dare alla strada una larghezza maggiore e costante, per regolarizzare la superficie stradale, che in molti punto risulta pericolosa a causa della sporgenza dei massi sui quali ricorre, e per corredarla di fossette di scolo che raccolgano le acque che cadono dalla costa del Monte Argentario. La sporgenza dei massi si verifica in alcuni sezioni del tratto e cioè: all'inizio e sulla sommità della salita del Forte di Santa Liberata, nella sommità e in quasi tutta la discesa del Cocomero, nella salita e nella discesa del Perillo ed in certi tratti della discesa e della salita del Forte dei Tre Natali. Con l'escavazione della fossetta, la 'spicconatura' dei massi e l'abbassamento e la regolarizzazione del marciapiede dalla parte del Monte si dà alla strada una forma migliore, anche se non se ne riducono le pendenze. In relazione a questo discorso, poiché una rettifica totale delle pendenze, richiederebbe un intervento piuttosto costoso, nella perizia si avanza l'ipotesi di correggere almeno quella del Perillo, che del resto è poi quella in cui cadono i maggiori lavori di riduzione del piano stradale. La carta è segnata come tav. 1. La data attribuita alla carta è quella riportata nel documento a cui questa è allegata. La carta viene attribuita all'ingegnere che ha firmato il documento. Della scala viene riportata solamente la proporzione, che è di 1:5000 per le orizzontali e di 1:1000 per le verticali.
Redattore schedaCinzia Bartoli
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