| | Titolo | Pianta della palizzata e nuovo porto | Datazione | 1850, febbraio 25 | Autori | Fossi Rinaldo | Scala grafica | assente | Scala numerica | assente | Altezza (mm) | 315 | Larghezza (mm) | 215 | Num.fogli/tavole | 55 | Tecnica | china | Supporto | carta | Orientamento | assente | Conservazione | buona | Archivio | Archivio di Stato di Grosseto | Fondo | Acque e Strade | Descrizione fondo | Il fondo raccoglie il materiale documentario e cartografico prodotto nel 1800 dal Corpo degli Ingegneri di Acque e Strade. Questo corpo, istituito con il motuproprio del 1 novembre del 1825, era composto dal Consiglio degli Ingegneri (organo di governo), dagli ingegneri ispettori e sottoispettori di compartimento e dagli ingegneri di circondario. Con altro motuproprio del 1 novembre 1825 il territorio granducale veniva infatti suddiviso in cinque compartimenti, a loro volta suddivisi in un numero variabile di circondari (37 in totale) composti da più comunità e distinti in cinque classi. Nel compartimento di Grosseto risultavano inizialmente tre circondari: Grosseto, Arcidosso ed Orbetello, rispettivamente di seconda, quarta e quinta classe. Questi vennero però progressivamente aumentando fino ad arrivare a dieci nel 1846. All’ingegnere ispettore, che risiedeva presso la Camera di Soprintendenza Comunitativa, spettava la realizzazione di molti progetti, fra cui quelli relativi alle strade regie e provinciali, e naturalmente il controllo dell’esecuzione dei lavori. Egli aveva inoltre il compito di verificare l’operato degli ingegneri di circondario, ai quali spettavano il controllo dei lavori comunitativi e di alcuni lavori stradali, e le visite periodiche di accertamento sullo stato dei fiumi, dei torrenti, dei fossi e degli scoli delle campagne. Nel 1849 nell’ambito del riassetto amministrativo del territorio granducale, che vide l’istituzione della Prefettura, di due nuovi compartimenti e dei distretti (in seguito all’abolizione dei circondari), gli ingegneri ispettori e quelli di circondario furono sostituiti dagli ingegneri in “in capo” e dagli ingegneri “distrettuali”, che operarono fino all’istituzione del Corpo Reale del Genio Civile del Regno d’Italia (25 luglio 1861), all’interno del quale furono soppressi tutti i titoli, i gradi e le distinzioni del personale che componevano il Corpo degli Ingegneri. | Serie | Ispezione di Acque e Strade | Titolo unità archivistica | Perizia per la costruzione di due nuovi ponti alla Barca dell'Alberese sul Fiume Ombrone | Numero unità archivistica | LXV | Descrizione unità archivistica | - | Titolo sottounità archivistica | Strade Provinciali di N° 24. Perizie relative a lavori e mantenimenti dal 1850 al 1853 | Descrizione sottounità archivistica | - | Numero carta | s.n. | Annotazioni | Riprendendo la perizia fatta dall'ing. Lamberto Mei nel dicembre 1849, il Fossi ne elabora una nuova in relazione al restauro dei ponti della Barca dell'Alberese sull'Ombrone al passo della via Regia Aurelia. Nella perizia del Mei, approvata nel febbraio 1850, si proponeva di lasciare in sospeso i lavori di restauro degli scalandroni con l'ipotesi di sostituirli con un sistema più adatto. Seguendo questa indicazione il Fossi stende la sua perizia solo in relazione ai ponti, proponendo che vengano costituiti da una fila di pali di pino collegati con una doppia fila di ronche e che la superficie di essi sia consolidata da un massicciato alto 67 cm, contenuto dall'ultima fila delle ronche e dalle scarpate delle ripe. Lo schematico disegno in bianco e nero, realizzato a china, rappresenta la pianta e la sezione della palizzata del nuovo porto.Il disegno è realizzato nell'ultima pagina del documento relativo all'affare. | Redattore scheda | Cinzia Bartoli |
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