Logo CArtografia STOrica REgionale
 
Titolo[Pianta geometrica della città di Grosseto in prossimità della Porta Vecchia, con l'indicazione dei fabbricati costruiti]
Datazione[1851, aprile 4]
AutoriFossi Rinaldo
Scala grafica1:1250
Scala numericaassente
Altezza (mm)240
Larghezza (mm)275
Num.fogli/tavole52
Tecnicachina
SupportoCarta lucida
Orientamentoassente
Conservazionediscreta
ArchivioArchivio di Stato di Grosseto
FondoAcque e Strade
Descrizione fondoIl fondo raccoglie il materiale documentario e cartografico prodotto nel 1800 dal Corpo degli Ingegneri di Acque e Strade. Questo corpo, istituito con il motuproprio del 1 novembre del 1825, era composto dal Consiglio degli Ingegneri (organo di governo), dagli ingegneri ispettori e sottoispettori di compartimento e dagli ingegneri di circondario. Con altro motuproprio del 1 novembre 1825 il territorio granducale veniva infatti suddiviso in cinque compartimenti, a loro volta suddivisi in un numero variabile di circondari (37 in totale) composti da più comunità e distinti in cinque classi. Nel compartimento di Grosseto risultavano inizialmente tre circondari: Grosseto, Arcidosso ed Orbetello, rispettivamente di seconda, quarta e quinta classe. Questi vennero però progressivamente aumentando fino ad arrivare a dieci nel 1846. All’ingegnere ispettore, che risiedeva presso la Camera di Soprintendenza Comunitativa, spettava la realizzazione di molti progetti, fra cui quelli relativi alle strade regie e provinciali, e naturalmente il controllo dell’esecuzione dei lavori. Egli aveva inoltre il compito di verificare l’operato degli ingegneri di circondario, ai quali spettavano il controllo dei lavori comunitativi e di alcuni lavori stradali, e le visite periodiche di accertamento sullo stato dei fiumi, dei torrenti, dei fossi e degli scoli delle campagne. Nel 1849 nell’ambito del riassetto amministrativo del territorio granducale, che vide l’istituzione della Prefettura, di due nuovi compartimenti e dei distretti (in seguito all’abolizione dei circondari), gli ingegneri ispettori e quelli di circondario furono sostituiti dagli ingegneri in “in capo” e dagli ingegneri “distrettuali”, che operarono fino all’istituzione del Corpo Reale del Genio Civile del Regno d’Italia (25 luglio 1861), all’interno del quale furono soppressi tutti i titoli, i gradi e le distinzioni del personale che componevano il Corpo degli Ingegneri.
SerieIspezione di Acque e Strade
Titolo unità archivisticaCarteggio colla Prefettura del mese di Aprile 1851
Numero unità archivisticaXXIII
Descrizione unità archivistica-
Titolo sottounità archivisticaCorrispondenza con la Prefettura del Compartimento di Grosseto. Dal 1 Gennaio al 31 Dicembre 1850-1851
Descrizione sottounità archivistica-
Numero cartas.n.
AnnotazioniSemplice disegno realizzato a china su carta lucida della pianta del Baluardo delle Palle in prossimità di Porta Vecchia a Grosseto. La pianta è estratta dal catasto, si tratta di una copia di parte della sezione H ( della città di Grosseto). Il sig. Domenico Lazzereschi costruì nel 1850 un fabbricato ad uso di stalla presso la Porta Vecchia di Grosseto. Nella denuncia di costruzione del fabbricato, indicato con il numero 686, risulta che al Lazzareschi appartiene anche un annesso di terreno dall'estensione di un quartuccio, ma senza indicare da quale parte doveva tenersi lo spazio. Alla sua morte il figlio Leopoldo accanto a questo fabbricato ne costruisce un altro, indicato con il n° 737. Inoltre, su quello che secondo lui doveva essere il quartuccio di terreno, costruisce i muri ab, cd, ef, e il casotto C.In realtà questa porzione di terreno apparterrebbe però alla Regia Prefettura. Al fine di sistemare ogni cosa, la Regia Prefettura accorda che la porzione di terreno appartenente al Lazzareschi coincida con quella occupata dal fabbricato 737 e che il resto di terreno occupato dal casotto e dai muri venga da lui acquistato. La Regia Prefettura chiede inoltre che il Lazzareschi restitusca anche la somma pagata come dazio sull'intero appezzamento.Esiste un'accurata rappresentazione della pianta, realizzata ad acquerello e china, che corrisponde alla c. 11, inserto XXVI, filza 55. Entrambe le carte fanno riferimento all'informativa alla domanda di Leopoldo Lazzereschi datata 4 aprile 1851. La data attribuita alla carta è dunque quella riportata nell'informativa (cc. 761-766). La carta è attribuita all'ingegnere che ha firmato l'informativa. Si vedano anche il documento (cc. 1-10) e c. 11, contenuti nell'inserto XXVI della filza 55. poiché la carta è estratta dal catasto la scala è nella proporzione è di 1:1250.
Redattore schedaCinzia Bartoli
[Nuova ricerca]